Roma – Nel 2023 un italiano su due (48,9%) ha rinunciato “una o più volte l’anno” alla colazione al bar o al pasto al ristorante “a causa dell’inflazione”. Sono 14 milioni secondo un’indagine Italgrob-Censis: una larga fetta della popolazione convinta “che in Italia l’inflazione galoppi oltre il 20%”.
Italgrob è la Federazione italiana dei distributori Horeca, unica associazione nazionale di riferimento per il settore della distribuzione nel canale Horeca, acronimo di hotel, restaurant e caf, che alimenta il circuito dei consumi ‘fuori casa’.
Dal terzo rapporto Italgrob-Censis, presentato nella Sala capitolare del Senato, emerge che per l’83,4% degli italiani la presenza di luoghi in cui potersi incontrare è importante per il proprio benessere, ma a causa dell’inflazione 14 milioni di italiani in corso d’anno hanno rinunciato al fuori casa. Lo studio evidenzia l’importanza della convivialità, come bisogno e desiderio primario delle persone e come componente decisiva del benessere collettivo. Non penalizzare la filiera del fuori casa è una buona scelta per l’economia e per valorizzare la diversità italiana di una più alta qualità della vita collettiva, tanto apprezzata anche all’estero.
I risultati della ricerca certificano che la presenza di luoghi in cui potersi incontrare e stare insieme, come piazze o locali pubblici, è per gli italiani importante, non solo per il proprio benessere soggettivo, ma anche per la qualità della vita collettiva. Tuttavia, affinché il fuori casa possa esercitare i suoi benefici effetti deve essere sostenibile per le imprese e con prezzi dei suoi beni e servizi accessibili per i consumatori. Nell’ultimo anno l’inflazione ha razionato la voglia di fuori casa degli italiani. È essenziale che all’impegno degli attori della filiera, a cominciare dalla Distribuzione Horeca, siano quindi affiancati interventi di supporto alla domanda dei consumatori e alle imprese.
Come si evince dal rapporto, se l’83,4% degli italiani considera la presenza di luoghi in cui potersi incontrare e stare insieme importante per il proprio benessere, il 90,9% degli italiani li ritiene fondamentali per la qualità della vita collettiva. Inoltre, per il 93,7% questi luoghi rendono più vivibile un territorio, che sia un quartiere di una città, un centro storico o un Comune minore.
Per il 90,8% degli italiani i luoghi della relazionalità, come quelli del fuori casa, sono vitali poiché conservano un plus della società italiana come la convivialità. Un’opinione condivisa dall’89,4% dei residenti al Nord-Ovest, dal 91,2% al Nord-Est, dal 90,5% al Centro e dal 91,9% al Sud e Isole.
Il 72,5% degli italiani è convinto che essere una società con tanti luoghi di incontro e di convivialità significa essere meno esposti a conflittualità e violenza, mentre l’87% ritiene che potersi incontrare in luoghi fisici abitui ad accettare persone con idee diverse.