Ancona.– “Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Salva-Casa, fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. L’obiettivo è “liberare” gli appartamenti ostaggio di una normativa rigida e frammentata che ne ostacola la commerciabilità e talora preclude l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi”. Cosi il segretario della Lega Marche on. Giorgia Latini, che ricorda le misure contenute nel provvedimento che incide sulle cosiddette “lievi difformità”.
In particolare il decreto regola le difformità formali derivanti da incertezze interpretative della disciplina vigente rispetto alla dimostrazione dello stato legittimo dell’immobile, le difformità edilizie delle unità immobiliari, risultanti da interventi spesso stratificati nel tempo, realizzati dai proprietari dell’epoca in assenza di formale autorizzazione e le parziali difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi.
Per il deputato Carloni, candidato della Lega alle Europee con il “salva-casa” si traduce in atti quella semplificazione che vogliamo portare anche in Europa dove codificano con legge persino la dimensione delle vongole – Eliminati la doppia conformità (che d’ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi) e il paradosso del silenzio rigetto, con l’introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l’Amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l’istanza si considera accettata.
Viene semplificato inoltre- aggiunge Carloni- li cambio di destinazione d’uso di singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali”.