Ascoli.-Primo nel panorama regionale ad avviare la propria attività, l’Ospedale di comunità dell’Ast di Ascoli, da oggi è realtà. L’apertura avviene in modalità sperimentale ed è propedeutica all’avvio dei due Ospedali di comunità che saranno realizzati, ad Ascoli e a San Benedetto, con i fondi del Pnrr.
L’Os.Co è una struttura sanitaria di cure intermedie, gestito dalla sanità territoriale, con posti letto, che svolge una funzione di degenza intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero quando quest’ultimo non è più necessario perché ha risolto i problemi di salute acuti, ma il paziente non può ancora rientrare a domicilio per la presenza di problematiche socio-sanitarie, di recupero funzionale e dell’autonomia. Vi si accede attraverso l’attivazione del percorso di dimissione protetta, dopo che il paziente ha conseguito la stabilizzazione clinica.
L’Ospedale di comunità di Ascoli sarà ospitato all’interno del complesso del ‘Mazzoni’ costruita inizialmente con la funzione di reparto per le malattie infettive, all’epoca dei finanziamenti dedicati per Aids.
E’ dotato di 16 posti letto, è a gestione infermieristica, con supporto medico garantito da medici di assistenza primaria, con un organico di personale dedicato formato da 6 infermieri e 6 operatori socio sanitari gestiti da un coordinatore infermieristico.
L’Università Politecnica delle Marche, in particolare il corso di laurea in infermieristica con sede ad Ascoli svolgerà all’interno della nuova struttura uno stage formativo nel percorso di conseguimento della laurea.
“La scelta di attivare in maniera sperimentale una struttura di cure intermedie ad Ascoli – dice il direttore generale dell’Ast, Nicoletta Natalini – è parte di una programmazione sanitaria che ha tenuto conto della disponibilità di spazi già attrezzati e in disuso, dell’assenza nel capoluogo Piceno di una struttura con posti letto che agevolino le dimissioni dai reparti per acuti, essendo i posti letto di lungodegenza dell’Azienda collocati solo nell’ospedale di San Benedetto, dell’opportunità di arrivare pronti all’apertura delle strutture finanziate dal Pnrr e per promuovere una competenza specifica nel personale di assistenza. L’Ospedale di comunità amplia l’offerta di posti letto in termini di differenti livelli assistenziali e risponde a diversi bisogni”.