Ascoli, Nardini contro Fioravanti : “Usa i minori per la campagna elettorale”

Ascoli.- “Dopo le mirabolanti promesse elettorali, ora la ciliegina sulla torta : Fioravanti che si presenta in foto sul suo profilo social con un bambino scimmiottando e sbeffeggiando lo slogan dell’avversario.” Lo sfidante di Ascoli Emidio Nardini torna ad attaccare il sindaco uscente della città, segnalando il post su facebook appena pubblicato dall’esponente di Fratelli d’Italia.

“Che il livello della campagna elettorale del sindaco uscente Fioravanti fosse basso l’avevamo già capito- scrive il candidato sindaco del centrosinistra. La città subissata di faccioni su manifesti dai costi esorbitanti, capaci di comunicare solo l’idea di una spietata guerra interna, confermata poi dalla questione Viscione. Promesse elettorali mirabolanti con Ascoli smart city addirittura rivale solo di New York e Tokyo; con il progetto Carbon comparso dal nulla a cinque minuti dal primo faccia a faccia (tra l’altro inattuabile senza modifica del Piano Regolatore); con hotel a cinque stelle che escono fuori come il coniglio dal cilindro, non si sa poi per quale utilità.

Il sindaco – aggiunge Nardini – non fa altro che dire faremo, costruiremo, come se non avesse nulla da rivendicare di importante, nulla di cui veramente vantarsi nei passati cinque anni. Tutto che viene fuori ora, come il finale dello sparo di Sant’Emidio che a noi ascolani piace davvero tanto, compresi fantomatici nuovi ospedali che invece sono reparti nati dal depauperamento degli altri. Ma la ciliegina sulla torta mancava ed è arrivata.. ”

E qui la segnalazione del post con il bimbo. Con Nardini che sostiene come Fioravanti “usi i minori in campagna elettorale, manchi di rispetto allo schieramento opposto e tocchi il fondo, mettendo in evidenza come lui abbia dalla sua i fatti (ma quali, a parte marciapiedi e asfalti, quelli si davvero tanti) e Nardini le parole (cos’altro può avere infatti uno sfidante se non la forza delle sue convinzioni e l’entusiasmo dei progetti?). Eppoi il sindaco non sa intrattenere il bimbo se non con il suo cellulare: un messaggio di alta pedagogia…”

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