Ancona.- “Il personale operativo e amministrativo dei vigili del fuoco è ridotto all’osso, con una carenza di circa il 20% in tutta la regione. Questo significa che, in ogni comando, nelle Marche, viene soppressa ogni giorno una squadra di soccorso di 5 unità.” Lo deuncia la Cgil, che aggiunge : ” Gli orari di lavoro sono massacranti e, in caso di incidenti rilevanti, considerando la carenza di personale, non sono possibili i necessari cambi sugli interventi.”
Per il sindacato i problemi per il settore sono molti. A cominciare dalle difficoltà nel fare formazione agli addetti sui nuovi automezzi che rimangono spesso fermi e inutilizzati.
“Non c’è nessuna possibilità per il personale – aggiunge Cgil – di effettuare i previsti e necessari Re-training (formazione professionale) esponendo così i lavoratori ad enormi rischi, trovandosi per lo più in caso di infortunio anche senza nessuna copertura assicurativa poichè i Vigili del Fuoco non rientrano nel sistema assicurativo INAIL.
Un paradosso per un lavoro così complesso e pieno di rischi, in cui i lavoratori sono particolarmente esposti a contaminazioni di ogni genere e vengono a contatto con materiali già dichiarati cancerogeni come l’amianto.”
Eppoi il nodo del riconoscimento delle malattie professionali- non previsto- e quello dei DPI (dispositivi di protezione individuali) che per il sindacaro sarebbero insufficienti.
A questo si aggiunga che i Vigili del Fuoco lavorano con un contratto di lavoro scaduto da due anni, e che si apprestano ad affrontare l’estate con di certo vedrà un aumento degli interventi di soccorso.
“Siamo in presenza di un totale “scollamento” tra i vertici del Corpo nazionale e le reali e quotidiane necessità e difficoltà presenti giornalmente sul territorio – conclude Cgil Marche. I Vigili del Fuoco stanno implodendo e, a breve, non saranno più in grado di rispondere alle richieste di aiuto dei cittadini.”