San Benedetto del T.(Ap).- Aria di crisi nella casa comunale sambenedettese. Questa volta a mettere a rischio la tenuta dell’amministrazione Spazzafumo è la vicenda della torre della ProMarche che ad oggi appare più un pretesto per mettere sulla graticola l’assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli ( ex Forza Italia, ora Lista civica Libera) da tempo nel mirino.
Ma veniamo ai fatti. Nell’ultima assise è stata bocciata la delibera riguardante il progetto di una torre frigorifero richiesta dall’azienda ProMarche di via Pomezia a Porto d’Ascoli. Elaborato che ha visto un’alzata di scudi sia da parte dell’opposizione, che di gran parte della maggioranza.
Precisamente otto consiglieri della coalizione Spazzafumo hanno votato contro. Ma la bocciatura non sembra finita lì. Ora è iniziata la caccia alle streghe verso chi aveva portato questa delibera in assise.
Precisamente l’assessore Gabrielli che, a suo dire, non aveva fatto altro che dare seguito a una richiesta di sportello unico alle attività produttive che, dopo aver affrontato il passaggio della conferenza dei servizi, era approdata in consiglio come atto dovuto. Ma la bocciatura ha pesato e non poco sugli equilibri politici e ora viene chiesta la testa dell’assessore.
Il sindaco Antonio Spazzafumo
Nelle scorse settimane si sono succedute due riunioni. La prima da parte del sindaco con tutti i consiglieri che avevano votato contro la torre quindi i rappresentanti delle liste Libera, Centro civico popolare e Rivoluzione civica. E il secondo summit ha visto proprio gli uomini della lista Libera in cui è stato eletto Gabrielli mettere in scena una sorta di processo al loro assessore di riferimento. Tra i capi di imputazione il fatto di essersi intestardito a portare avanti questa delibera, ma non solo, gli rimproverano anche altri provvedimenti riguardanti l’edilizia e l’urbanistica in generale.
Gabrielli da parte sua dice di non temere defenestrazioni e rivendica un buon lavoro eseguito finora a cominciare dall’acquisizione dell’immobile Ast in via Romagna a costo zero, così l’aver iniziato il percorso verso il nuovo Piano regolatore generale e il Piano spiaggia, l’aver sbloccato dopo anni il piano particolareggiato San Pio X e aver messo mano al comparto Brancadoro.
Il lungomare
Una defenestrazione che per Gabrielli sarebbe un dejà vu essendo stato sfiduciato dalla carica di presidente del consiglio comunale durante il mandato Piunti. Questa volta la crisi arriva in un momento in cui Spazzafumo può contare solo su 13 consiglieri contro i 12 della minoranza, quindi si camminerebbe davvero su un filo di lana.
Ora si dovrà vedere se il primo cittadino ha la forza politica di gestire questo momento tenendo a bada i propri uomini o se dovrà soccombere ai ricatti politici di chi gli chiede la testa dell’amministratore se non a rischio di non poter più contare sulla maggioranza in consiglio. Da sottolineare come Gabrielli sia da sempre un uomo di fiducia del sindaco oltre che un assessore di peso, quindi non sarà facile districarsi da questa crisi.
Alessandra Clementi
foto : assessore Bruno Gabrielli