Cesare Battisti arrestato in Bolivia. Sarà estradato in Italia

Cesare Battisti è stato arrestato dall’Interpol in Bolivia, presso la città di Santa Cruz. L’ex terrorista rosso, condannato all’ergastolo in contumacia per 4 omicidi avvenuti in Italia negli anni Settanta, sarà poi estradato in Brasile. La notizia dell’arresto di Battisti – scattato alle 22 di ieri sera, è stata confermata dall’ambasciatore italiano in Brasile, Antonio Bernardini. Il figlio dell’attuale presidente brasiliano, Eduardo Bolsonaro, ha già esultato su Twittet: “Matteo Salvini, il piccolo regalo sta arrivando”. Eduardo è figlio di Jair Bolsonaro, da poco eletto presidente del Brasile  , uomo con una carriera alle spalle tutta nell’estrema destra del Paese. Finisce dunque la lunghissima e spesso misteriosa latitanza di Cesare Battisti, 64 anni, attivista politico e membro dei Pac (Proletari armati per il comunismo) negli anni di piombo. Evaso dal carcere nel 1981, fuggì in Messico, e poi in Francia, dove per molto tempo beneficiò della cosidetta dottrina Mitterand per gli ex terroristi italiani, ottenendo un discreto successo come scrittore. Dal 2004 si trovava in Brasile. Qui fu prima arrestato e poi rilasciato. Nel 2010 il presidente brasiliano Ignazio Lula da Silva, espressione della sinistra del Paese, rifiutò la sua estradizione verso l’Italia e gli concesse il diritto d’asilo. Confermata poi dalla magistratura brasiliana durante la successiva presidenza di Dilma Roussef. Dal 2018 Battisti era di nuovo latitante.  Nel frattempo, l’ex presidente del Brasile – operaio, sindacalista e leader del Partito dei Lavoratori – è stato arrestato perchè accusato di reati finanziari. La sua incriminazione, legata a presunte tangenti, negli anni scorsi ha provocato forti di manifestazioni di protesta popolare nel paese sudamericano.

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