Macerata.- La serata inaugurale di oggi del 60esimo Macerata Opera Festival, è sold out. La nuova produzione dell’opera Turandot di Giacomo Puccini è pronta al debutto e fa segnare un nuovo importante traguardo per un programma che già sulla carta sta raccogliendo consensi positivi. Anche le successive tre repliche dell’opera si avviano ad avere ottimi risultati (28 luglio, 3 e 10 agosto) e segnano un riempimento di sala e palchi velocissimo.
L’estremo capolavoro di Giacomo Puccini sarà eseguito incompiuto, così come fu lasciato dal compositore, cioè sino alla morte di Liù (così anche lo eseguì alla prima assoluta postuma al Teatro alla Scala il direttore d’orchestra Arturo Toscanini).
Allo Sferisterio, la struggente e crudele storia d’amore e morte, ambientata “a Pechino al tempo delle favole”, è affidata al regista e scenografo spagnolo Paco Azorín che firma la nuova produzione dopo il successo di Otello del 2016, e alla bacchetta di Francesco Ivan Ciampa che aveva entusiasmato il pubblico nel Macbeth del 2019.
«La classicità di questa Turandot maceratese – spiega Azorín sul programma di sala – è data dalla sua cinesità, ma anche la sua novità deriva dallo stesso fattore. Cinese è la struttura architettonica sopraelevata dove vive, si muove la classe privilegiata, l’aristocrazia. È cinese proprio perché è costruita secondo un sistema tradizionale dell’Oriente. […] Sotto, nella risaia che si estende sul palcoscenico, lavora e (soprav)vive il popolo. È l’etica, altrettanto cinese, del lavoro a oltranza: i contadini faticano 26 ore su 24, ma quasi non hanno da mangiare e subiscono soprusi continui, uno stato che Puccini descrive anche attraverso la musica».
I costumi sono dello stilista Ulises Mérida, i movimenti scenici di Carlos Martos de la Vega, i video e le luci di Pedro CHamizo. Interpreti vocali Olga Maslova (Turandot), Angelo Villari / Ivan Magrì (Calaf), Ruth Iniesta (Liù), Riccardo Fassi / Antonio Di Matteo (Timur), Lodovico Filippo Ravizza (Ping), Paolo Antognetti (Pang) e Francesco Pittari (Pong), Christian Collia (L’imperatore Altoum), Alberto Petricca (Un mandarino), Mauro Sagripanti (Il principino di Persia). Il nuovo allestimento dell’Associazione Arena Sferisterio vanta la coproduzione internazionale con l’Opéra Grand Avignon.