Tavullia (Pu).- Forse è proprio nella sua geografia che Tavullia, l’antica Tomba (altura) di Pesaro, come si chiamava fino al 1940, testimonia quanto fu un territorio disputato tra Guelfi e Ghibellini, ossia tra le famiglie Malatesta e quella dei Da Montefeltro. Conteso a causa della sua importante posizione per accedere a San Giovanni in Marignano, il granaio dei Malatesta. Lo si vede nell’exclave, identificabile nella frazione di Belvedere Fogliense compresa tra i comuni di Mondaino, Montecalvo in Foglia, Montegridolfo e Vallefoglia.
Perché dal clima bellicoso di una volta sono rimaste a testimonianze i resti della cinta muraria dell’exclave, le mura e il Cassero del capoluogo e i ruderi della Torre di Avvistamento a Pirano e le rovine del Castello di Monteluro; quello di giorni recenti, un parco memoriale della linea gotica proprio nel punto dove il 30 agosto 1944 iniziò la breccia nella famigerata linea difensiva. Tavullia fu liberata dai Canadesi.
Qui la cucina è di confine. Molto romagnola, molto marchigiana e sa di colline e pure di mare. Nella frazione di Babbucce, si produce un eccellente olio di oliva, uva da tavola e vino e in quella di Padiglione meloni, cocomeri, pomodori e legumi.
Ed è in questa terra antica, combattiva – regno del nazionale Valentino Rossi pluricampione di motomondiali – che Pesaro 2024 e Food Brand Marche, organizzano delle degustazioni guidate alla scoperta del nostro capitale gastronomico fatto di formaggi, olio Dop e vini pregiati. Con il sommelier e gastronomo Otello Renzi. Il secondo appuntamento è in calendario sabato 14 al Villa Claudia Resort alle 18.30