Castelleone di Suasa (An).- Il 21 e 22 settembre tornano i fasti della Roma tardo-imperiale con Musaic -1° festival dell’arte e dell’archeologia romana, nel suggestivo Parco Archeologico di Castelleone di Suasa (Ancona), nell’entroterra senigalliese, dove sorgeva l’antica città di Suasa. Un luogo simbolo della Storia, con il municipio romano del I sec. a.C. nato a seguito della romanizzazione del territorio iniziata con la battaglia di Sentino del 295 a.C. e quindi con la cacciata dei Galli, e tornato alla luce a seguito delle fortunate campagne di scavo che si sono succedute a partire dal 1987.
Per far conoscere e vivere il parco e parallelamente le consuetudini romane è stato creato un programma ad hoc con visite guidate, laboratori di archeologia sperimentale, musica, gastronomia e lezioni/spettacolo. Carlo Manfredi, sindaco di Castelleone di Suasa e fra i promotori dell’iniziativa: “Si tratta di un’occasione unica per visitare la Villa dei Coiedii, con il suo inestimabile patrimonio mosaicistico, e le aree ad essa circostanti, con oltre 40 rievocatori pronti a catapultarci tra arte, artigianato e vita sociale del periodo romano tardo-imperiale. Un modo nuovo e divertente, adatto sia a bambini che ad adulti, per godere di uno spazio che merita anche oggi la centralità avuta in passato”.
Si inizia sabato 21 settembre con l’apertura dei cancelli alle ore 15.30: pomeriggio dedicato ai laboratori curati dal coordinamento Pars Occidentis e alle visite guidate di 45 minuti (alle ore 16, 17 e alle 18). Gli ospiti inoltre hanno accesso al campo storico con 7 tende da campo e 6 velari dove assistere a dimostrazioni di manovre militari dallo ‘Strategikon’ e alla mostra di armi, partecipare a stage di tiro e combattimento (anche per bambini), didattiche sulla religione in periodo tardo-romano e workshop di ceramica, liuteria, scrittura, tintura, tessitura, gioielli e lavorazione del ferro. Alle ore 19.00 tocca poi a Cesare Catà, scrittore e filosofo marchigiano, con una lezione/spettacolo interattiva su “Odisseo e le sue avventure”. A chiudere il concerto degli Haegen, band hard folk dal sound intrigante che, muovendosi tra tradizioni musicali italiane e scena new trad europea, crea un intreccio di melodie complesso e originale.
Domenica 22 le attività riprendono la mattina fino al tardo pomeriggio con didattica sperimentale a 360° e sempre con le visite guidate (ore 10.30; 12; 14; 15.30; 17), mentre nella suggestiva cornice dell’anfiteatro romano (ore 19) vanno in scena gli Emian, progetto musicale tra i più innovativi del panorama folk italiano. I polistrumentisti e compositori Emilio Cozza e Anna Cefalo sono pronti a trasportare il pubblico, alla luce del tramonto, nelle sonorità dei territori nordici e mediterranei, viaggiando in un intreccio di miti e ritmi, voci e racconti dell’animo.