Roma. – Dal 29 settembre al 1° ottobre si terrà a Roma l’evento “Nutrire l’incontro 2024” nella Real Academia España a Roma, in Piazza di S. Pietro in Montorio, 3.
Il congresso, creato nel 2023 su proposta del gastronomo Carles Tarrassó e con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna in Italia, della Reale Accademia di Spagna a Roma e dell’Instituto Cervantes di Roma, è uno spazio che riunisce chef, artisti e ricercatori con il fine di esplorare i linguaggi estetici della gastronomia.
Sfruttando il rapporto unico della città di Roma, della sua storia e dei suoi spazi architettonici e naturali con i sistemi alimentari, Nutrire l’Incontro affronta la gastronomia dal punto di vista artistico, culturale ed ecosistemico. L’obiettivo è promuovere gli scambi culturali e rafforzare le identità condivise tra Spagna e Italia, anche nel contesto europeo e globale. Questo congresso celebra la gastronomia non solo come disciplina estetica, ma anche come strumento politico, capace di comunicare emozioni e messaggi che riflettono la vita pubblica e privata attraverso il cibo.
Insularità: incroci di singolarità gastronomiche
Quest’anno, il Congresso utilizzerà la metafora delle isole per esplorare territori con una gastronomia unica, come le Isole Canarie, il Piemonte, la Sicilia e il Paese Basco.
Non si tratta di luoghi isolati, ma di regioni che ricevono influenze diverse, che conservano e trasformano nel tempo, promuovendo la creatività gastronomica attingendo al territorio e ai suoi cittadini.
Verranno presentati progetti gastronomici spagnoli e italiani che si distinguono per l’innovazione e il legame con l’arte, la biodiversità o la cittadinanza. Per esempio, El Bulli di Ferran Adrià, che da ristorante sulla spiaggia di un piccolo villaggio della costa catalana è diventato una rivoluzione culinaria che ha stabilito legami con la scienza, l’arte e il design.
Segnaliamo anche l’azienda vinicola siciliana di Arianna Occhipinti, che preserva l’identità e l’originalità del luogo d’origine attraverso
un’attenzione particolare al vino naturale. Arianna ritiene che l’identità agricola della Sicilia si sviluppi in modo naturale, guidata
dalla natura.
Unione culturale e cittadinanza attraverso i sapori
Durante le giornate dell’evento, sarà messa in evidenza anche la storia delle relazioni intessute nel sud dell’Europa attraverso lo scambio gastronomico. La cucina, infatti, funge da ponte tra culture diverse, creando spazi di incontro, scambio e interazione. In un mondo sempre più globalizzato, il cibo favorisce la comprensione reciproca e rafforza i legami tra comunità e nazioni, rompendo barriere e avvicinando le persone. La gastronomia, con la sua capacità di adattarsi e incorporare influenze varie, rappresenta un elemento dinamico di cittadinanza e scambio interculturale, capace di creare connessioni e integrare diversità. Per questo motivo, possiamo parlare di diplomazia gastronomica.