San Benedetto del T.(Ap).- E’ stata l’Ambasciata italiana a Kiev a inviare una comunicazione alla famiglia e in Comune per informare del decesso di Massimiliano Galletti, 49 anni ed ex messo comunale. Non si conoscono ancora le cause della morte che potrebbe essere avvenuta per un malore o in una situazione legata al conflitto bellico che vede ormai da anni vittima l’Ucraina.
Galletti dipendente del Comune di San Benedetto da due anni era andato in aspettativa per partecipare alle missioni umanitarie e portare aiuto alle popolazioni ucraine in difficoltà.
Prima membro della Protezione civile rivierasca poi era approdato presso l’Associazione dei Carabinieri. Il decesso risalirebbe a lunedì scorso ma la comunicazione è arrivata solo oggi. Galletti era noto per l’episodio che due anni fa aveva visto il suo amato cane Byron vittima di un incidente, il cane infatti era rimasto folgorato a causa di cavi lasciati scoperti presso un cantiere edile in via Giovanni XXIII a San Benedetto nei pressi dell’abitazione di Galletti.
Byron era un cane molecolare che lo aveva accompagnato in diverse spedizioni dagli aiuti ai terremotati di Umbria e Abruzzo, al caso dell’omicidio Sarchié fino a diverse operazioni di salvataggio in montagna. Galletti lascia la moglie e l’amatissima figlia. Nei prossimi giorni la salma dovrebbe tornare in Italia al fine di poter ricevere l’ultimo saluto dai suoi cari e dagli amici.
In queste ore il suo profilo Fb è affollato da messaggi di affetto espressi da coloro che lo hanno conosciuto e che lo ritraggono come una persona sempre pronta ad aiutare il prossimo, non a caso era impegnato in prima linea nel volontariato e in missioni come quelle in Ucraina per aiutare le popolazioni oppresse dal conflitto. Le sue grandi passioni erano i cani, la montagna e la corsa a cui si dedicava nel tempo libero e che lo aveva visto sul podio in diverse competizioni.
Alessandra Clementi