Moda in crisi, le aziende si aprono al pubblico

Macerata.-Il sistema moda marchigiano della moda sta attraversando un momento di grande difficoltà. Crisi che colpisce in particolare le micro e piccole imprese artigiane della filiera, che rappresentano l’asse portante dell’intera catena produttiva, con gravi conseguenze economiche e sociali: interi distretti fermi, magazzini pieni a causa dell’assenza di ordinativi e circa 7 mila lavoratori in cassa integrazione.

A febbraio, secondo Cna Federmoda Marche, potrebbe arrivare un conto ancora più pesante, con il 30 per cento delle imprese artigiane che termineranno i periodi di copertura della cassa integrazione in deroga.

Le conseguenze? Una crisi occupazionale senza precedenti, con la perdita di migliaia di posti di lavoro. Per scongiurare questo scenario catastrofico, Cna Federmoda Marche ha chiesto di estendere la cassa integrazione in deroga oltre il 31 dicembre, per ulteriori tre mesi, sperando che nel frattempo il settore possa ripartire, anche grazie ad un miglioramento del quadro internazionale.

La crisi della moda. Gli ultimi cinque anni sono stati molto difficili per i distretti marchigiani della moda. Da settembre 2019 a settembre 2024 sono scomparse 1.464 imprese di cui 1.099 artigiane. Sono stati 4.586 gli addetti che hanno perso il posto di lavoro. Complessivamente le imprese del tessile, abbigliamento, calzature sono scese da 5.762 a 4.298. Quelle artigiane erano 3.875 ed oggi sono 2.776. Gli addetti nelle aziende della moda sono passati da 39.950 a 35.364.

“Benvenuti in Atelier. Per reagire alla crisi. Sabato 9 e domenica 10 novembre Cna Federmoda Marche punta a far conoscere le creazioni della moda delle Marche, aprendo al pubblico sartorie, calzaturifici e pelletterie, modisterie, laboratori di accessori.

Una iniziativa che si svolgerà nelle città e nei borghi marchigiani in contemporanea con le altre regioni italiane. Nei loro atelier i maestri artigiani della moda marchigiana mostreranno come valorizzare materiali, design, tessuti, grazie al loro estro e alla loro creatività. Un modo per non arrendersi alla crisi e rilanciare puntando sulla qualità del Made in Italy.

In programma workshop, incontri con esperti, performance, visite guidate, aperitivi tematici. Arte e artigianato che si fondono in una filiera capillare e interconnessa del “fatto a mano” utilizzando materiali tradizionali ma anche materiali green e nuove tecnologie.

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