Si cosparsero di liquido contro API, ricorso contro il foglio di via

Ancona – Gli avvocati Francesco Rubini Filogna e Giacomo Curzi hanno presentato ricorso gerarchico avverso l’adozione dei provvedimenti di applicazione delle misure di prevenzione (avviso orale e foglio di via obbligatorio) per le cinque persone di Ultima Generazione (Maria Letizia, Marco, Alice, Ettore e Marianna) che lo scorso 9 ottobre hanno compiuto un’azione di disobbedienza civile nonviolenta davanti la sede del Tribunale di Ancona, in occasione dell’incontro del G7 della Salute. Per tutti e cinque erano scattate le misure del Foglio di Via Obbligatorio e dell’Avviso Orale del Questore, in ragione di una presunta “pericolosità sociale”.  I quattro si cosparsero di liquido nero per protestare contro l’inquinamento dell’API.

Ma, con la loro protesta pacifica, come si legge nel testo del ricorso presentato, “hanno esercitato un diritto costituzionalmente garantito, senza alcun uso di forme di violenza neanche verbale, e sottoponendosi poi, senza alcuna ritrosia, ai controlli effettuati nell’occasione dalle forze dell’ordine. (…) Peraltro, le valutazioni dell’autorità di pubblica sicurezza sulla pericolosità sociale dei ricorrenti sono del tutto immotivate, considerato che gli stessi, tutti assolutamente incensurati, non rientrano tra i soggetti possibili destinatari delle misure di prevenzione”.

Gli avv. Francesco Rubini Filogna e Giacomo Curzi hanno dichiarato: “L’adozione dei provvedimenti amministrativi del foglio di via e dell’avviso orale è del tutto sproporzionata, ed è contraria alle norme che sottendono tali istituti destinati con ogni evidenza a ben altre situazioni di più grave allarme sociale. Gli stessi sembrano utilizzati nel caso di specie per soffocare il dissenso e ad impedire la libera manifestazione del pensiero”.

 

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