Montecarotto (An). – Unità e condivisione perché la Moncaro deve ripartire con le forze del territorio, non disperdendo un patrimonio di qualità, professionalità e conoscenza, con pochi uguali nel settore. È questo il messaggio chiaro che è scaturito dall’incontro al Teatro comunale di Montecarotto, organizzato da una pluralità di soggetti che hanno fatto grande la Cooperativa Terre Cortesi Moncaro e che non hanno alcuna intenzione di assistere a vendite a spezzatino.
“La strada perché ciò avvenga esiste – afferma l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, presente all’incontro- e riporta all’interessamento attivo e concreto da parte del ministero delle Imprese e del made in Italy che è garanzia di terzietà e di interessi non di parte. Il sindaco di Montecarotto Giuseppe Paoloni, di Maiolati Tiziano Consoli, di Staffolo Sauro Ragni, e anche il consigliere regionale Mangialardi attraverso un messaggio, così come tanti soci ed ex soci della cooperativa sono stati chiari nell’individuare la via del commissariamento governativo per salvare la Moncaro, dunque contro il fallimento.”
Durante tutto l’incontro si è alzata anche la richiesta che l’udienza in Corte d’Appello di Ancona per i reclami presentati dal commissario Cocconi e dallo stesso Ministero per gestire la liquidazione coatta amministrativa, venga anticipata attraverso la procedura d’urgenza.
Per permettere, anche al Mimit il salvataggio della Cooperativa attraverso l’intervento finanziario dell’istituto Ismea del Ministero dell’agricoltura.
“La Corte d’appello – aggiunge Ciccioli – deve riparare alla decisione del Tribunale Fallimentare in tempi brevissimi, altrimenti si perde completamente la prossima vendemmia, oltre all’ultima già in parte compromessa. Ogni giorno è prezioso ed importante, si rischia un danno incommensurabile, tanto più se la fiducia nei confronti dei Commissari liquidatori è venuta meno. I soci, dipendenti, i conferitori, contoterzisti ed operatori del settore del vino, che hanno partecipato numerosissimi all’incontro odierno, si sono uniti alla richiesta del Mimit di non procedere ad attività liquidatorie irreversibili. “