Ascoli Piceno 25 nov.- Alessandro Luciani, sindaco PD di Spinetoli, una cittadina della vallata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno, ha partecipato ad una manifestazione pubblica contro l’accoglienza di altri 37 immigrati nel suo paese. In questo anche sollecitato da molti residenti della zona e dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Renato Costantini. La scelta è stata subito sconfessata e ritenuta “personale” dai vertici provinciali e regionali del Partito Democratico. Sia il segretario regionale e consigliere Francesco Comi, che quello provinciale Matteo Terrani hanno sostenuto che “la questione dell’immigrazione non si affronta con manifestaizoni all’insegna dell’ intolleranza ma con politiche di accoglienza mirate. La partecipazione di Luciani all’evento è stata volontaria e non rappresenta la posizione del Pd”.
Sulla vicenda interviene Marco Fioravanti, viceportavoce regionale di Fratelli d’Italia Marche, nonché presidente del consiglio comunale di Ascoli Piceno : “Il Pd regionale interviene a gamba tesa contro il Sindaco di Spinetoli , che ha legittimamente protestato a difesa della sua comunità sollecitato dal Consigliere di Fratelli d’Italia Renato Costantini. Al Sindaco va la nostra solidarietà perché vittima di un partito che predica bene e razzola male. Ho letto le parole del segretario regionale Comi – aggiunge Fioravanti – che parla di politiche di accoglienza mirate a far convivere i diritti di tutti. Riprendo le sue parole per trasformarle in fatti e visto che l’amministrazione comunale di Ascoli Piceno ha chiesto espressamente un limite massimo di accoglienza del 3 per mille e visto che i feudi rossi del Pd con Offida come capofila non hanno accolto nessun richiedente asilo, chiedo ufficialmente al Pd di avanzare strutture per accogliere gli immigrati che sono in esubero nella nostra città. “ E poi aggiunge : “Singolare la grande umanità del Pd nelle Marche a difesa dei migranti nel territorio Piceno, mentre lo stesso Pd marchigiano non ha mai fatto sentire la sua voce a difesa delle piccole e medie imprese e dei cittadini di Acquasanta ed Arquata per i ritardi delle casette, per le mancate autorizzazioni all’installazione di strutture mobili, per le lungaggini nella ricostruzione”.