Ascoli Piceno 13 febbraio.- Il Presidente di Legambiente Marche , Francesca Pulcini, ha inviato al SUE, lo Sportello Unico per l’Edilizia del Comune di Ascoli, nella persona del Dirigente Reggente dell’Urbanistica Cristoforo Everard Weldon, una richiesta di Accesso agli Atti relativa ai due Progetti Sotim, che prevedono la demolizione e ricostruzione di tre edifici in pieno Centro Storico, nella zona del cosiddetto “Villaggio Rozzi”. “Dopo il flop del Bando Comunale del 27 Agosto 2018 – scrive Legambiente in una sua nota – cui hanno risposto pochissimi privati, sembrava ovvio che il Comune ammettesse di aver sbagliato, lasciando cadere queste proposte. A quanto pare invece il Comune sarebbe intenzionato a realizzare l’ennesima Variante al Piano Particolareggiato per il Centro Storico (Piano Secchi) e dunque anche al Piano Regolatore Generale approvato appena due anni fa, per consentire a questi pochissimi privati proponenti di realizzare ascensori fuori facciata e di demolire e ricostruire nel cuore del Centro Storico. “
Per l’associazione “questa ennesima variante rischia di creare un breccia pericolosa che consentirà in futuro ad altri soggetti proprietari di edifici non vincolati di reclamare lo stesso diritto di demolire e ricostruire nel Centro Storico, snaturando irrimediabilmente il suo tessuto urbano così particolare. Ci auguriamo che la prossima Amministrazione metta un punto fermo stoppando questa politica delle varianti a getto continuo.”
Legambiente chiede dunque che al Comune di Ascoli che risponda “ in tempi brevi alla richiesta di Accesso agli Atti, dando attuazione a quei buoni propositi di trasparenza tanto sbandierati da alcuni suoi esponenti. A tutt’oggi i vari soggetti che hanno fatto richiesta di tali atti non sono riusciti neanche ad avere l’elenco ufficiale dei privati che hanno risposto al Bando Comunale.”