Ascoli Piceno 18 febbraio.-Le destre scaldano i motori ad Ascoli in vista del “rinnovo” del consiglio comunale, previsto in primavera. Sicure della vittoria, come sempre accaduto nella città delle Cento Torri – tranne la breve parentesi Allevi negli anni 90- cominciano a contarsi prima della gara finale, rivendicando ognuna per la propria parte la candidatura a sindaco del capoluogo. Al momento sono tre le fazioni che si contendono la leadership, da imporre alle altre due prima delle elezioni . La prima , la più moderata ma anche forse la più forte è quella che vede l’ex sindaco, presidente della Provincia e attuale consigliere regionale Piero Celani ( Forza Italia ) preparare il proprio rientro in campo. Da tempo Celani sta lavorando a quest’obbiettivo, ma nelle ultime settimane gli impegni e gli incontri in tale direzione si sono fatti molto più intensi. L’ultimo è stato una cena con diversi assessori della Giunta Castelli ed altri importanti capilista del centrodestra ascolano, che di sicuro gli garantirebbero un forte apporto di voti in caso di guida della coalizione politica. La seconda, è quella che sfrutta il momento d’oro della Lega di Salvini sul piano nazionale e anche locale, e aspira alla candidatura a sindaco del suo segretario Andrea Antonini, già più volte assessore comunale e provinciale. La terza è quella che fa riferimento al giovane presidente del consiglio comunale Marco Fioravanti (Fratelli d’Italia, nella foto), che vuole capitalizzare il buon risultato ottenuto alle elezioni politiche del 4 marzo scorso. E che per tentare di sparigliare le carte, di fronte a cotanti avversari dello stesso “schieramento”, ha appena lanciato l’idea di indire le Primarie per scegliere il leader giusto da presentare agli elettori. Non sappiamo se la proposta – che non è nella tradizione del centrodestra- verrà accettata dagli altri, ma probabilmente è l’unico modo per Fioravanti per avere qualche speranza di giocarsi almeno la partita.
Naturalmente poi bisognerà vedere quale ruolo potranno avere nella sfida per la conquista del Comune, le tante liste civiche o “paraciviche” che scenderanno il campo da qui a maggio. Dalla cattolica e sturziana “Servire Ascoli” promossa dall’ex sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio – già bollata da Celani.. – alle formazioni personali di ex assessori estromessi malamente nel passato, dalla Giunta Castelli come quella presentata da Claudio Travanti. E forse moltre altre compagini, sempre di area centrodestra, potrebbero gettarsi nella mischia per ottenere almeno una poltrona nell’assemblea civica, e condizionare le scelte della futura Giunta. Quanti voti poi, diciamo “ideologici” usciranno da partiti di altri schieramenti o forze politiche – anche di maggioranza – per soccorrere il cavallo vincente sul piano amministrativo, non è dato sapere al momento. Ma di certo dalle Politiche alle Comunali si verifica sempre un travaso di consensi che non è spiegabile in termini di idee e convinzioni, e rimanda piuttosto a valutazioni legate alla proprie conoscenze, esperienze di vita e ambiente in cui esse si sviluppano.