Ancona 19 febbraio.- Dall’apicoltore al maestro di bottega enogastronomo, dal coltivatore di piante officinali al maniscalco, dal coltivatore di vigne al produttore di latte e formaggi. Senza dimenticare la birra artigianale, la norcineria, la gelateria, la pasta, la floricoltura, gli allevamenti e tutte quelle figure in grado di valorizzare le produzioni tipiche marchigiane attraverso il marketing e l’organizzazione di eventi e manifestazioni.
E’ la proposta formativa di 48 corsi gratuiti in partenza nell’ambito della filiera agroalimentare, destinata ai disoccupati e presentata ad Ancona dall’assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi. Per alcuni di questi corsi le iscrizioni sono già aperte e per gli altri partiranno entro marzo.
“Innovare le competenze partendo dalle tradizioni tipiche locali, favorire la formazione di imprenditoria giovanile e il passaggio generazionale nelle aziende, sono i nostri obiettivi – spiega l’assessore Bravi. Le Marche sono una Regione a forte vocazione agricola. Vantano una tradizione agroalimentare ampia, radicata e di grande qualità che va valorizzata insieme al turismo. ”
Secondo uno studio Nomisma nel 2018, il sistema agroalimentare locale vale 2 miliardi di euro, conta su 43mila imprese (il 28% del totale regionale), 70mila occupati (11%) e produce un valore aggiunto nell’economia regionale quasi doppio rispetto alla media nazionale (12% contro 7%). Per sostenere la filiera e dare nuove
opportunità di impiego e lavoro, sono stati promossi i corsi appena annunciati, che si svolgeranno in tutte le province della regione. Ad Ancona e Pesaro se ne terranno 12, ad Ascoli 10, a Macerata e Fermo 9 per territorio.