Sisma e promesse disattese. Nasce un Comitato con 70 sindaci, assemblea a Roma il 27 febbraio

Camerino 22 febbraio.- Nasce un Comitato dei sindaci del cratere sismico. Ne fanno parte ben 70 primi cittadini di altrettanti Comuni di diverse regioni terremotate. Ad annunciarlo con soddisfazione è il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui che si è da poco dimesso da coordinatore dell’ANCI (Associazione dei comuni italiani) per le aree del cratere marchigiano, in forte polemica con il presidente regionale Maurizio Mangialardi (Senigallia). Dopo un primo incontro informale tenutosi il 19 gennaio scorso, gli amministratori dei paesi e borghi colpiti dal terremoto del 2016 terranno un assemblea ufficiale il 27 febbraio a Roma, presso il Crowne Plaza . In quell’occasione saranno eletti vertici e rappresentanti del nuovo Comitato. L’obbiettivo è quello di “tutelare e difendere il diritto naturale alla sopravvivenza dei loro territori e delle comunità che li popolano”.
Una frase che dice tutto sulle motivazioni che hanno spinto molti sindaci a promuovere il nuovo organismo, a due anni e mezzo dal sisma e dopo un infinita serie di promesse disattese, contrasti con le altre istituzioni, richieste di accellerazione della ricostruzione fino ad ora quasi ferma.
“Il Comitato nasce come soggetto aggregativo fuori da qualsiasi logica politica di bandiera – assicura Pasqui – ed ha il solo scopo di unire i primi cittadini dei Comuni colpiti verso una unità di intenti basata sulla condivisione dei problemi e soprattutto di proposte concrete per una ‘emergenza centro Italia’ che non può essere più taciuta, e si pone come serio e fattivo collaboratore delle Istituzioni per accelerare il processo di ricostruzione dei territori. Solo una fattiva e continuativa collaborazione tra i Sindaci, il Governo e la Struttura Commissariale – prosegue il primo cittadino camerte – potrà ridare fiducia a territori che oggi vivono senza un futuro, futuro che non può essere immaginato senza il coinvolgimento costante degli enti locali interessati. ”
Parole chiare e nette, che nelle intenzioni di Pasqui e degli altri promotori dell’iniziativa dovrebbe facilitare almeno l’avvio di una ripresa economica e sociale che in molte zone della vasta area terremotata – solo nelle Marche 87 Comuni – è ancora paralizzata da mille ostacoli burocratici e normativi. Sarà da verificare ora se la nuova organizzazione “trasversale” aiuterà concretamente residenti e imprese del “cratere” ad uscire dalla crisi e guardare al futuro, o sarà da ulteriore freno all’auspicata semplificazione e velocizzazione di progetti e percorsi. Anche perchè lo stesso sindaco di Camerino, che è esponente di Forza Italia, ha più volte fatto capire di volere una strada privilegiata per i centri maggiormente danneggiati dalle scosse rispetto a quelli che invece, sono al margine delle zone rosse. Due canali e due velocità di intervento che altri amministratori, oltre che il Governo non hanno mai voluto accettare. Con una sola timida apertura da parte del Sottosegretario Vito Crimi, nella sua recente visita tra Piceno e Maceratese. E intanto sfollati, famiglie e operatori continuano ad aspettare..

Nella foto : L’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Commissario Vasco Errani, ad Arquata nell’ottobre 2017

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