Cupra Marittima si ribella al muro sulla ferrovia adriatica. Mille firme contro il progetto

Ascoli Piceno 2 marzo. Mille firme in due settimane: sono quelle raccolte dal Comitato ‘No al muro, sì al mare di Cupra Marittima’ nato per appoggiare il ‘no’ dell’amministrazione comunale al progetto di Rete Ferroviaria Italiana che vorrebbe istallare barriere alte fino a 7 metri e mezzo (10 metri se si parte dal livello stradale) lungo la tratta del territorio cuprense, come misura di contenimento dell’inquinamento acustico provocato dal passaggio dei treni.
In programma anche un consiglio comunale aperto sul tema mentre “gli uffici tecnici – dichiara l’assessore Mario Pulcini – stanno predisponendo la documentazione da inviare alla Regione a sostegno della non conformità urbanistica dell’opera”.
Le adesioni alle due petizioni, quella online su Firmiamo.it e quella cartacea promossa con molti punti di raccolta e in Comune, sono arrivate da ogni parte d’Italia e d’Europa, con interventi anche dagli Stati Uniti. Residenti, cuprensi che vivono all’estero, turisti che a Cupra ci sono capitati per caso o che negli anni hanno deciso di vivere qui, hanno fatto sentire la propria voce in difesa di un territorio che rischia di essere oscurato.
“Il problema del progetto barriere, al di là della questione paesaggistica che pure è rilevante – spiega Giovanni Ciarrocchi, per 29 anni tecnico dell’ufficio urbanistica del comune di San Benedetto del Tronto – è anche in quello che non si vede. Per stabilizzare la barriera saranno piantati nel terreno pali lunghi 9 metri a una distanza di 3 metri uno dall’altro, con lavori che dureranno anni, svolti principalmente di notte perché di giorno passano molti più treni. Utilizzando escavatrici di rilevanti dimensioni. Tradotto significa: decine di parcheggi eliminati, intere aeree a ridosso della ferrovia espropriate temporaneamente, vie di accesso alla spiaggia chiuse al traffico per intere stagioni, rumore notturno per tutte le persone che vivono vicino alla ferrovia. Immaginiamo tutto questo in estate. Per cosa poi?’
Tutte le amministrazioni comunali della costa marchigiana, da Falconara fino alla Riviera delle Palme si sono dette contrarie al progetto del muro. In programma iniziative e manifestazioni. Molti sindaci , a cominciare da quello di Ancona Valeria Mancinelli hanno chiesto a Rfi di trovare soluzioni alternative.

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