Arte e sisma: Appello di Montanari, non abbandonate Camerino e i suoi tesori

Camerino 28 nov.-L’arte risveglia l’anima della comunità di Camerino, ferita dal terremoto dello scorso anno. Ieri, presso la Chiesa del Seminario, l’unica rimasta agibile in città e oggi utilizzata anche come “museo” per esporre le quattro più significative opere camerti, si è svolta la presentazione del libro fotografico “Adesso che fai? Vai via?”. La pubblicazione, edita dal fotografo Claudio Ciabochi di Fabriano, è stata presentata con la  partecipazione dello storico dell’arte e docente universitario Tomaso Montanari, che ne ha anche scritto la prefazione. I lavori sono stati introdotti dai saluti dell’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro e di Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche e direttrice del Museo arcidiocesano. Un appuntamento fortemente voluto sia dall’arcidiocesi che dal Comune di Camerino, e che si inserisce nel ciclo delle iniziative dedicate al patrimonio artistico camerte. Anche il volume presentato ieri, realizzato grazie anche al contributo di Ilaria Venanzoni, che ne ha curato alcune schede, è rivolto al ripristino di un’opera proveniente da Camerino, e più precisamente dalla Cattedrale del Duomo: “La pesca miracolosa”. “Sono stato accompagnato a visitare il centro storico di Camerino dalla dottoressa Mastrocola che mi ha spiegato come Comune, Arcidiocesi e Università abbiano fatto fronte comune per scongiurare predazioni – ha detto Montanari – Quello che ho visto in centro è devastante e sono rimasto sconcertato. Non credo che il Paese abbia capito la gravità di quello che è successo qui : non esiste più la città e, a parte quel poco che si è fatto con le proprie forze, è tutto ancora fermo allo scorso anno. Non si può rischiare che si faccia la fine de L’Aquila, abbiamo tutti il dovere di gridare a tutto il Paese il danno che questa città ha subito.” Secondo lo storico dell’arte, inoltre “il patrimonio artistico di questo territorio è fortemente a rischio se le istituzioni cittadine saranno lasciate ancora sole.  Questa è una responsabilità politica, prima di tutti del Ministero. Non bisogna mollare adesso, bisogna mettere il Governo di fronte alle proprie responsabilità”.

 

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