Ancona 5 marzo.- “Devono essere accertate con la massima celerità le responsabilità della tragedia”. Lo affermano in una nota i sindacati Cgil, Cisl e Uil in relazione al tragico incidente sul lavoro verificatosi in mare questa mattina sulla piattaforma Barbara F dell’Eni , al largo di Pesaro, dove un operaio è morto e due sono rimasti gravemente feriti.
“Esprimiamo vicinanza e solidarietà alle famiglie dei lavoratori coinvolti nell’incidente – scrivono le organizzazioni sindacali – augurando ai feriti una pronta guarigione. Ora però le cause di quanto avvenuto dovranno essere accertate velocemente con le relative responsabilità. In tal senso – aggiungono- abbiamo la massima fiducia nei confronti della magistratura che si sta occupando del caso.”
Cgil, Cisl e Uil parlano di un “nuovo sacrificio umano che si va a sommare alle 1.133 vittime sui luoghi di lavoro avvenuti nel anno 2018. Troppo spesso vediamo che i temi della sicurezza sono tanto ricordati quanto poco oggetto di applicazione : chiediamo dunque con forza che venga garantita la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, per quanto particolari e difficili possano essere, anche in quelli più impervi come in mare aperto.”
Anche i parlamentari ed i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle si “stringono attorno alla famiglia” dell’operaio morto e agli operatori della società Bambini di Ravenna (G.G. di 53 anni e C.C. di 48 anni), trasportati d’urgenza presso il locale nosocomio di Torrette di Ancona, dopo essere stati colpiti dalla gru in fase di caduta. Eppoi dichiarano : “In attesa di accertamenti ribadiamo che la prevenzione e l’applicazione delle norme di sicurezza sono le tutele più grandi per la vita dei lavoratori, perché non si può e non si deve morire per queste fatalità che spesso sono prevedibili ed evitabili”.