Il Gabbiano di Ranieri e Sepe incanta il pubblico di Ascoli. E Cechov ringrazia

Ascoli Piceno 14 marzo.- Teatro Ventidio Basso di Ascoli gremito di pubblico anche nella seconda serata del ‘Gabbiano’ di Anton Cechov ( 1860-1904), nel nuovo e apprezzato adattamento di Giancarlo Sepe. Protagonisti dello spettacolo Massimo Ranieri e altri cinque attori , tre dei quali molto giovani eppure di notevole talento , che hanno reso ancora più intenso e coinvolgente il già celeberrimo testo del grande drammaturgo russo, divenuto una pietra miliare del teatro mondiale. Intenso e originale lo spettacolo, anche per la scelta del regista di coniugare al racconto di Cechov la musica francese in alcuni suoi brani piu famosi- tra i quali ‘Et maintenant’ di Gilbert Becaud- magistralmente interpretati dal cantante e poliedrico artista napoletano (nella parte del critico musicale Marcel) , che ha piu volte strappato applausi al pubblico ascolano. La storia commovente e tragica è quella del giovane scrittore incompreso Kostya Treplev innamorato di Nina , aspirante e bellissima attrice e del suo rapporto difficile con la madre Irina, anziana e invece già nota attrice teatrale, tutta presa dalla sua arte. In mezzo un altro personaggio chiave, Boris Trigorin, un narratore di successo e avanti negli anni che affascina e seduce le due donne fino a far pensare al tormentato ragazzo di campagna di volere il suicidio, poi messo effettivamente in atto. Un dramma senza tempo, questo de ‘Il Gabbiano’ capace di catturare l’attenzione degli spettatori fino all ‘ ultimo istante, proprio perché sviluppa i temi eterni dei sentimenti umani piu veri , senza infingimenti. Tutto ciò è stato molto gradito dal folto pubblico del Ventidio Basso di Ascoli, che al termine non ha mancato di premiare il lavoro di tutti i protagonisti sulla scena ( nel cast Caterina Vertova, Pino Tufillaro, Federica Stefanelli, Martina Grilli, Francesco Jacopo Provenzano).
Davvero una bella pagina della stagione di prosa del Massimo ascolano, promossa dal Comune e dall’Amat, associazione marchigiana dei teatri con il sostegno di Regione Marche, Mibac e Bim Tronto. Prossimo appuntamento il 29 marzo ancora con la letteratura russa dell’Ottocento. Glauco Mauri e Roberto Sturno in scena con ‘I fratelli Karamazov’ di Fedor Dostoevskij, regia di Matteo Tarasco.

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