Macerata 26 marzo.- Nel 2018 l’export delle micro e piccole imprese delle Marche è cresciuto complessivamente del 2,5% . E’ quanto emerge da un rapporto dell’Ufficio Studi di Confartigianato. Tra i primi trenta mercati di sbocco- nei quali si concentra l’85,8% dell’export regionale di settore, si registra una crescita a doppia cifra per la Corea del Sud (+11,2%), la Svizzera (+10,9%) e la Cina (+10,8%).
Ed è proprio la Cina, protagonista del recente accordo governativo con il nostro Paese, ad essere uno dei mercati più attivi per le esportazioni delle mpi ( realtà con meno di 50 addetti) a fronte invece di un calo del 6,9% degli altri settori. I comparti più dinamici sono l’abbigliamento (+37,1%), la pelle (+8,4%), al cui interno le calzature segnano un +16,8%, il Tessile (+5,6%) e i Mobili (+5,1%). In salita anche i prodotti delle altre industrie manifatturiere (+3,2%).
“La Via della Seta è un accordo che valutiamo positivamente – afferma Giorgio Menichelli, Segretario generale di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo. Se in generale il saldo commerciale tra l’export di beni in Cina, che ammonta a 13.169 milioni di euro a fronte di un import di 30.780 milioni di euro, è in peggioramento di 2.640 milioni di euro, dobbiamo però sottolineare che allo stesso tempo quello delle mpi migliora di 324 milioni di euro. Ed è questo trend positivo che ci fa ben sperare, proprio perché la base del tessuto imprenditoriale del nostro territorio è costituita da micro e piccole imprese, che potranno quindi sfruttare l’andamento positivo delle esportazioni ed aumentare il peso del made in Italy sui mercati cinesi, sfruttando le agevolazioni previste dall’accordo”.
Nella foto : Il Presidente cinese Xi Jiinping con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte