Pesaro 29 marzo.- Prima la comprano e poi all’improvviso , appena un anno dopo averla comprata- nel gennaio 2018, la chiudono, rimangiandosi la promesse fatte sulla “continuità produttiva”. I francesi della multinazionale Terreal hanno deciso di far cessare l’attività della Pica di Pesaro, mandando a casa tutti i 60 dipendenti della storica azienda di produzione dei laterizi. Un doccia fredda per lavoratori e territorio, ma anche per le istituzioni locali che avevano pensato che l’ingresso del capitale estero avrebbe potuto “salvare” l’impresa. Oggi il sindaco della città Matteo Ricci si è recato al picchetto che i dipendenti hanno organizzato davanti alla sede dell’azienda, per promettere battaglia. “Lotteremo con i lavoratori affinchè si possa salvare un marchio storico e tutti i posti attuali” ha detto Ricci, che è in campagna elettorale per ottenere il secondo mandato amministrativo per il Partito democratico. “E’ una chiusura inaccettabile, e per questo abbiamo già scritto alla Regione Marche e al Ministero per attivare un tavolo di confronto nazionale”. Ci sarà ancora tempo ? O come accaduto per innumerevoli casi di delocalizzazione nelle Marche, negli ultimi anni, è ormai troppo tardi ?