Ancona 7 maggio.- L’assessore regionale Manuela Bora, nella sua veste di coordinatrice della commissione Attività Produttive delle Regioni e delle Province Autonome delle Marche, aveva dichiarato che l’abolizione della lettera r) della legge Bassani del 1998 ( la riserva per la garanzia sui piccoli prestiti fino a 150 mila euro a favore dei Confidi) “ è deleteria per la micro-impresa: questo perché le banche non sono interessate a finanziare imprese di questa dimensione. “
Il Presidente del Gruppo NSA, primo mediatore creditizio italiano operante nel settore delle PMI, con oltre 32.000 domande di accesso al fondo di garanzia gestite, intende fare alcune precisazioni in merito.
“Innanzi tutto, che cos’è la lettera r)? Si tratta di un articolo della legge Bassanini del 1998. Con questo provvedimento veniva consentito alle Regioni di “regionalizzare il Fondo Centrale di Garanzia per le PMI”. Le Regioni cioè potevano obbligare le imprese, che volevano avere la garanzia del fondo, a presentare domanda solo attraverso i confidi, escludendo di fatto le banche, che sono, per il fondo centrale di garanzia, soggetti anch’esse abilitate a presentare domanda. Tra l’altro sono le Banche a finanziare le imprese e non i confidi che si pongono come semplici intermediari: le Banche, è sempre utile ricordarlo, gestiscono i nostri risparmi ed è bene, per evitare altre crisi bancarie che tanto sono costate ai contribuenti, che lo facciano con attenzione. I dati pubblici documentano che le micro-imprese sono finanziate sia direttamente dalle banche che indirettamente attraverso i confidi. Nel triennio 2016-17-18, a livello nazionale, sono state presentate al Fondo Centrale di Garanzia 111.018 per micro-imprese direttamente dalle Banche; nello stesso periodo le Banche hanno finanziato anche 101.997 micro imprese con l’intermediazione dei confidi. È evidente che le banche hanno interesse a finanziare le imprese di qualunque dimensione. Le differenze non si fermano qui. Nel triennio sopra citato il finanziamento medio erogato alle MICRO IMPRESE direttamente dalle Banche si è attestato 81.823,86 €, mentre quello intermediato dai confidi si è fermato a 49.426,33 €. Anche in questo caso è dimostrato che le Banche finanziato molto volentieri le micro
Per le imprese marchigiane questo non vale perché sono obbligate dalla regione a richiedere la garanzia di stato, per i finanziamenti fino a 150.000, esclusivamente attraverso i confidi. La maggioranza delle microimprese marchigiane vengano finanziate dalle banche attraverso i confidi, non per libera scelta ma per obbligo di legge! Relativamente poi alle 5.120 domande che non sono state presentate tutte dai confidi, i dati pubblici, allegati, affermano che 3.435 sono controgaranzie (confidi) e 1.685 garanzie dirette richieste dalle banche. il totale impieghi erogati è di 756.199.183,00 euro con la garanzia del fondo, diretta (banche) controgaranzia (confidi). Di questa cifra, 563.816.072,38 euro, il 75% del totale è stata erogata direttamente dalle banche; 192.383.110,62 euro, il 25% del totale, sempre dalle Banche con mediazione dei confidi. Il 2014 era stato l’ultimo anno di liberalizzazione della garanzia del fondo centrale: nelle Marche le banche avevano erogato 406.929.379,9 euro, il 211% in più dei confidi, fermatisi a quota 174.229.435,33 euro; il finanziamento medio ammontava a 203.872,04 euro per le banche, a 95.155,30 euro per i confidi. Nel 2018, il finanziamento medio dei confidi è sceso a 56.006,73 euro, di fatto la riserva di mercato ha procurato alle imprese una riduzione del finanziamento del 42%. I dati dimostrano che bene ha fatto il governo Conte ad abolire la lettera r), che non abolisce i confidi ma solo l’obbligo in certe regioni di rivolgersi in esclusiva agli stessi. Le imprese devono essere libere di scegliere se rivolgersi alle banche o chiedere assistenza ai confidi, alle banche o ai mediatori creditizi. Restano due curiosità: perché le imprese devono temere una riduzione dei finanziamenti seRestano due curiosità: perché le imprese devono temere una riduzione dei finanziamenti se sparisce l’obbligo di rivolgersi ai confidi, se si trovano bene perché dovrebbero cambiare; infine sono le imprese che hanno bisogno dei confidi o i confidi delle imprese?”