Ascoli Piceno 20 maggio. Tutti gli aspiranti sindaci di Ascoli alle ormai imminenti elezioni comunali del 26 maggio, vogliono a parole che l’Amministrazione riprenda il controllo dei parcheggi Saba presenti su tutto il centro storico del capoluogo piceno. Riacquistando gli spazi dati in concessione nel passato per l’incredibile durata di 40 anni , o andando ad una revisione della convenzione tra il Comune e la multinazionale spagnola. Tutti i candidati si sono espressi in questa direzione, ma qualcuno in maniera più sfumata.
A cominciare da Marco Fioravanti, appoggiato da Lega, Fratelli d Italia ed alcuni esponenti di Forza Italia ( e in diretta e dichiarata continuità con il sindaco uscente Castelli), che vuole prima una riduzione delle tariffe e poi un eventuale rinegoziazione del contratto. Così come Piero Celani, area moderata del centrodestra, che parla nel programma di revisione della convenzione con Saba e solo in un secondo momento di riacquisto della proprietà dei parcheggi. Piu chiaro invece sulla intricata vicenda che da anni provoca polemiche infinite tra le forze politiche e nella cittadinanza per gli effetti sulle possibilità di sosta in città – oltre che per le multe a raffica comminate a residenti e turisti a causa dell’assenza di aree libere alternative – il candidato pentastellato Massimo Tamburri che spiega come si siano posti in essere ‘contratti sbagliati con gestori privati’ , mentre Emidio Nardini della sinistra propone un piano del traffico della città.
Chi invece va dritto al punto della questione è il Partito Democratico, che ha scelto Pietro Frenquellucci come leader della coalizione di centrosinistra. Per bocca del candidato Francesco Ameli ( foto), capogruppo di minoranza uscente in consiglio comunale, ricorda che gia l ‘anno scorso il suo gruppo presentò una mozione per chiedere alla Giunta Castelli di ricomprare i parcheggi alla Saba utilizzando l’incasso ottenuto dalla cessione di Piceno Gas al Gruppo Estra per 13 milioni. Un cifra che è vicina a quella necessaria per far uscire gli spagnoli dal monopolio della sosta ad Ascoli, stimata tra i 10 e 15 milioni.
‘ La mozione ce la bocciarono – dice Ameli- e questo gia era il segnale che faceva capire cosa pensassero veramente sulla vicenda. Ed anche se hanno in parte impiegato quei fondi per coprire buchi di bilancio o spese ordinarie- aggiunge il candidato consigliere del Pd- noi proseguiremo su quella strada, con l ‘obiettivo di far tornare la cittadinanza padrona dei propri spazi pubblici. E ciò anche stipulando un mutuo per portare a termine il progetto, una volta che saremo al governo del Comune. In caso non si riuscisse a farlo per motivi finanziari- conclude Ameli- solo allora si valuterà una revisione della convenzione.’