Ancona 11 dicembre. Diciottomila artigiani mobilitati in tutta Italia contro la Legge di Bilancio attualmente in discussione in Parlamento. Protestano anche i rappresentanti delle piccole imprese marchigiane. In testa i vertici della Cna. “Siamo delusi e arrabbiati” affermano il presidente Cna Marche Gino Sabatini e il segretario Otello Gregorini “Questa legge dimentica gli artigiani e le piccole imprese che, nelle Marche rappresentano il 98 per cento del sistema produttivo regionale, occupano il 54 per cento degli addetti e formano il 48 per cento del Pil. L’economia marchigiana – aggiungono- proprio per questa sua caratteristica subisce più di altre realtà territoriali, le conseguenze di scelte come la mancata deducibilità dell’Imu sugli immobili strumentali e la mancata esclusione dall’Irap per le attività di minore dimensione. Chiediamo inoltre il ripristino dell’aliquota al 65 per cento per gli interventi di efficientamento energetico. ” Sabatini e Gregorini ritengono poi che “nella normativa in discussione si fa retromarcia su importanti provvedimenti come l’Imposta sui redditi d’impresa e il regime per cassa con la previsione del riporto delle perdite, già introdotti opportunamente lo scorso anno. La massiccia campagna della Cna partita in tutta Italia è solo la nostra prima iniziativa. Siamo pronti a mobilitare, se inascoltati, i nostri 18 mila piccoli imprenditori marchigiani associati per ulteriori forme di protesta ”.
L’Imu su capannoni, laboratori e negozi è il tributo più odiato dagli artigiani e dai piccoli imprenditori perché colpisce strumenti di lavoro, indispensabili a svolgere la propria attività, come se fossero seconde case, consentendo solo una limitata deducibilità dal reddito.
Nonostante le sentenze della Corte costituzionale e della Cassazione, che hanno sancito come pmi senza un’autonoma organizzazione dei fattori della produzione non debbano pagare l’Irap, continua a mancare un provvedimento di legge che li escluda dall’applicazione, evitando gli attuali contenziosi. Nelle Marche sono più di 20 mila le imprese con un abase imponibile tra i 13 e i 30 mila euro che pagano l’Irap. La Cna chiede l’esenzione sotto i 30 mila euro dì e non solo fino a 13 mila euro come previsto dalla legge di Bilancio.