Ancona 11 giugno. La nautica traina l’export marchigiano. Nel primo trimestre 2019, secondo il Centro Studi regionale della Cna le esportazioni dei mezzi di trasporto (ma sono le barche a prendere la via dell’estero) passano da 39 a 246 milioni di euro. E gli yacht prodotti nei nostri cantieri piacciono particolarmente ai clienti di Cipro, mercato che ha avuto un vero exploit passando da 3,5 a 179 milioni di euro. Complessivamente , le esportazioni delle Marche crescono nel primo trimestre al ritmo del 5,8 per cento rispetto ad un aumento in Italia del 2 per cento.
Dal primo gennaio al 31 marzo le imprese regionali hanno esportato merci per 3 miliardi di euro contro i 2,8 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita di 167,2 milioni di euro. Sono le attività manifatturiere a “coprire” quasi tutto il settore, per complessivi 2,9 miliardi di euro. Oltre alla nautica, da registrare la crescita delle esportazioni dei prodotti in legno e della carta (+10,4 per cento ), dei prodotti alimentari (+12,2), dei prodotti in metallo (+3,6). Stabile la meccanica (+0,5) mentre crolla l’export dei prodotti petroliferi (-31,2), computer e apparecchi elettronici (-21,9 per cento) ed anche dei prodotti della moda (-5,5).
“La maggior parte delle nostre esportazioni” ha commentato il direttore del Centro Studi Cna Marche Giovanni Dini “continua ad andare in Europa. In particolare in Francia e Germania che sono i primi due Paesi che acquistano prodotti marchigiani, specialmente moda,meccanica e mobile. Ma anche il Belgio che è al terzo posto in questa classifica, seguito dagli Stati Uniti. Solo per la Germania- aggiunge Dini- pur rimanendo il primo Paese importatore, si è registrato un calo di 31 milioni di euro nel primo trimestre del 2019. Per gli altri Paesi citati l’export dalle Marche è cresciuto. Da registrare poi l’exploit di Cipro, dove il nostro export passa da 3,5 a 179,6 milioni di euro di cui 175 dalla nautica. Dunque, gli yachts marchigiani vanno a Cipro. Da gennaio a marzo è invece calato l’export in Russia e Cina”.
La crescita delle esportazioni nei primi tre mesi dell’anno, secondo la Cna Marche, non deve illuderci,perché togliendo il dato dei mezzi di trasporto e della nautica saremmo in territorio negativo e soprattutto perché sono ancora al palo i nostri settori manifatturieri tradizionali come la meccanica, la moda e il mobile.