Confidicoop Marche. Emanuela D’Angelo nuovo direttore generale

Ancona, 27 giugno  – Passaggio di consegne alla direzione generale di Confidicoop Marche, il confidi 106 vigilato dalla Banca d’Italia, che opera nel segmento delle garanzie bancarie alle imprese produttive.
E’ Emanuela D’Angelo, 37 anni, già vicedirettore della struttura, il nuovo direttore che si insedia a capo della struttura tecnica che, proprio dal 1 gennaio 2019, incorporando la Cooperativa Kuferle di Ascoli Piceno, ha raggiunto un’organizzazione aziendale di tutto rilievo, con 27 dipendenti distribuiti sulle 6 sedi della società.
Una scelta che il cda ha voluto all’unanimità e che fa di Confidcoop una delle poche realtà in Italia guidate da una così giovane dirigente.
Conferma il Presidente Giovanni Bernardini: “Il Consiglio, nella fase di rinnovo della direzione generale, non ha avuto alcun dubbio nell’individuare la Dott.ssa D’Angelo, tra le professionalità più alte sul mercato, quale nuovo Direttore Generale. Ciò consentirà sicuramente di continuare lungo la strada di leadership e crescita intersettoriale avviata da anni dal Confidicoop Marche. Dal suo arrivo in Confidicoop nell’Ottobre del 2010 – aggiunge- come supporto del direttore Marsigliani, ha avuto un ruolo determinante nell’iscrizione di Confidicoop Marche nell’albo unico degli intermediari vigilati dalla Banca D’Italia. Ci attendono nuove sfide e nuove piazze. Siamo in crescita ed in salute. Sono certo che investire Emanuela D’Angelo della massima responsabilità tecnica sia per Confidicoop un modo per continuare lungo la strada di leadership e crescita intersettoriale avviata da anni”.
Ed i numeri appena approvati in Assemblea descrivono la delicatezza di una tale designazione alla guida di una realtà che oggi conta oltre 220 milioni di euro di volume di attività finanziaria, di cui garanzie per circa 150 milioni di euro, con oltre 6.000 soci e 30 milioni di euro di patrimonio a sostenere la dinamica degli affidamenti.

Nella foto: Emanuela D’Angelo ed il Presidente ConfidicoopMarche Giovanni Bernardini

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