Per Legambiente la foce dell’Albula è inquinata. Comune San Benedetto : “Non è vero”

“La foce del torrente Albula è inquinata”. Lo sostiene Legambiente che ha effettuato un blitz sul posto, nel centro di San Benedetto del Tronto, esponendo un cartello con su scritto  “Che vergogna”. L’associazione ambientalista, che nei giorni scorsi ha svolto dei prelievi in mare con la sua “Goletta Verde”, presenterà venerdi i risultati di queste analisi.

“Quest’anno siamo rimasti nuovamente delusi dal risultato dei prelievi effettuati da tecnici di Goletta alla foce del fiume Albula, in una località piena di bagnanti e turisti dove quindi le acque di questo torrente non dovrebbero essere buone, ma ottime”, afferma Sisto Bruni, Presidente del circolo locale di Legambiente. Non può essere sufficiente – continua Bruni – l’intervento costituito dal ‘pennello’ di scogli che separa la foce dalla spiaggia: una soluzione di tipo emergenziale, ma con cui non si risolve certo l’inquinamento del fiume. Per fare questo  è necessario riqualificare il torrente togliendo il cemento e avviando un progetto di  fitodepurazione”.

Naturalmente il Comune di San Benedetto non ci sta, e risponde punto per punto alle accuse degli ambientalisti. E lo per tramite dell’assessore all’ambiente Andrea Traini.

“Voglio esprimere tutto il mio disappunto – premette l’assessore – per il comportamento assunto dagli esponenti di Legambiente che, evidentemente alla ricerca di azioni ad effetto, hanno svolto un’azione a loro dire di denuncia prelevando campioni di acqua alla foce dell’Albula (dove  la balneazione è vietata da sempre) e sfoderando uno striscione promozionale ad uso dei media. I risultati di queste presunte analisi, di cui non si sanno modalità e criteri scientifici, danno a costoro il pretesto per strillare che San Benedetto è l’emblema del problema italiano della insufficiente depurazione delle acque che finiscono in mare. Mai visto agire in modo così  approssimativo una realtà come Legambiente che conoscevo come serio interlocutore sulle tematiche ambientali. ” Eppoi aggiunge :
“Ribadisco con forza, dati alla mano (gli ultimi pervenuti due giorni fa), che la qualità delle acque di balneazione di San Benedetto è eccellente, come attestano tutti i prelievi periodicamente effettuati, quelli sì con criteri scientifici, dall’agenzia regionale per l’ambiente ARPAM e che ci consentono di ottenere ogni anno la bandiera blu. Chi fa il bagno a San Benedetto può stare tranquillo, sono le autorità sanitarie che lo certificano, e non saranno certo le sparate mediatiche di qualche sedicente ambientalista da social network ad intimorire una città che da anni, con azioni concrete tra cui il costante monitoraggio degli scarichi nei torrenti, adesione a progetti comunitari, iniziative educative,  ha a cuore prioritariamente la qualità del nostro mare, da sempre fonte di benessere fisico ed economico per la città”.

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