Il Tar ha sospeso la preapertura della caccia nelle Marche, prevista per il 1 settembre. L’organo di giustizia amministrativa ha accolto dunque il ricorso cautelare presentato da associazioni animaliste e ambientaliste. Sarà concessa solo la caccia allo storno, per cui non è stato rilevato un pregiudizio di estrema gravita. Il fermo alle attività venatorie è previsto nelle giornata del 1,4, 7,8,11 e 12 settembre. Esso riguarda numerose specie di uccelli, tra cui marzaiola, germano reale, tortora, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia, gazza e quagli.
Molto soddisfatte per il provvedimento del Tar, le associazioni ambientaliste e animaliste WWF Italia, LIPU , LAV LAC, ENPA. Le organizzazioni avevano molto criticato il calendario venatorio varato quest’anno dalla Regione Marche, in mancanza di un Piano Faunistico. Senza il ricorso accolto dal Tribunale amministrativo, la caccia nella nostra regione sarebbe partita 15 giorni prima della data di apertura generale della stagione. E avrebbe interessato anche le aree della Rete Natura 2000. Di sicuro la battaglia tra ambientalisti da una parte, cacciatori e Regione d’altra continuerà.