La crisi mette a dura prova il calzaturiero. Al Micam di Milano 170 aziende

Fermo 10 settembre.- Centosettanta aziende calzaturiere , delle quali ben 110 fermane si preparano a sbarcare al Micam di Milano. Obiettivo trovare presto nuovi clienti e canali commerciali in grado di far superare alle realtà produttive marchigiane, una crisi di settore che non accenna a finire.

Ed anzi sta facendo sentire negli ultimi mesi i suoi maggiori effetti, complici il crollo del 50% del mercato russo, la debolezza degli altri Paesi maturi (Usa in testa), la rarefazione dei nuovi acquirenti arabi , la contrazione dei consumi interni. Di tutto questo si è parlato oggi a Fermo presso la sede della Camera di Commercio , nella presentazione della missione ad una delle più grandi fiere internazionali della moda e delle calzature ( ma anche una delle poche rimaste ..).

A rimarcare le difficoltà serie del comparto, i due rappresentanti di sezione di Confindustria, gli imprenditori Valentino Fenni per Centro-Adriatico (Ascoli e Fermo) e Roby  Spernanzoni  per Macerata. “La Regione Marche ci deve essere più vicina” ha detto Fenni, spiegando poi che questo significa più attenzione alle problematiche di un distretto che sta perdendo da tempo aziende e occupati : “ Sono necessarie maggiori risorse per affrontare la situazione attuale, e anche con la prossima chiusura della Call per l’Area di crisi industriale complessa, maggiore impegno e collaborazione per far arrivare alle imprese il più alto sostegno ai loro progetti. Sperando poi – ha tenuto a precisare – che queste sanzioni alla Russia vengano finalmente tolte.”

Dal canto suo Spernanzoni  ha affermato senza termini, che  “alternative al mercato russo non ce ne sono”, e che quindi occorre puntare anche sulla valorizzazione del know-how delle aziende locali, a favore dei grandi brand del lusso che sono interessati a produrre nelle Marche. “Siamo in una fase di difesa dell’esistente – ha spiegato l’imprenditore maceratese a margine dell’incontro – e quindi possiamo solo resistere, e non pensare a grandi investimenti o progetti”.

Un quadro non incoraggiante dunque, al quale il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro ha aggiunto la nota dolente dell’aumento della disoccupazione giovanile sul territorio, con troppi ragazzi laureati, competenti e qualificati che non trovano più sbocchi lavorativi nella loro regione, e quindi sono costretti ad emigrare :”E’ urgente fare qualcosa per fermare questo trend, altrimenti il nostro comprensorio si impoverirà ancora di più.” Alla conferenza di oggi ha partecipato il Segretario generale della Camera di commercio delle Marche, Fabrizio Schiavoni, mentre il Presidente Gino Sabatini ha inviato un video-messaggio essendo impegnato a Roma per incontri preparatori all’Expo di Dubai 2020.

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