Ascoli Piceno 30 settembre.- Non bastava l’emergenza rifiuti locale, nel Piceno : ora arrivano anche quelli da altre regioni. Precisamente 5500 tonnellate al mese, per un periodo massimo di 6 mesi. E’ quanto prevede un accordo tra le regioni Marche e Lazio. Secondo l’assessore regionale all’ambiente Angelo Sciapichetti lo schema approvato e finalizzato al trattamento preliminare allo smaltimento di rifiuti urbani provenienti dal territorio laziale – sostanzialmente da Roma, è fondato “sul principio di reciproca solidarietà istituzionale con la Regione confinante.” I rifiuti verranno sottoposti a trattamento meccanico biologico nell’impianto di Relluce , ad Ascoli e sarà gestito da Piceno Ambiente Spa . Dopo il questa prima fase, i materiali torneranno nel Lazio- assicura Sciapichetti, dove verranno smaltito negli impianti locali. Naturalmente il via libera non è piaciuto a comitati e sindaci dell’area picena. In testa i primi cittadini di Castel di Lama, Mauro Bochicchio e di Appignano, Sara Moreschini, fortemente critici per la scelta. Anche perchè sono gli amministratori dei territori più vicini alla discarica di Relluce, che si trova in collina. Temono un aumento dei cattivi odori nella loro zona, e una crescita delle proteste dei cittadini.