Pesaro 29 nov.-A Palazzo Rubini Vesin di Gradara e all’interno della Biblioteca Oliveriana di Pesaro, città candidata a capitale della europea della cultura 2033, è stata inaugurata oggi la mostra Dürer e gli incisori del Cinquecento (dal 30 novembre al 16 febbraio 2020). L’esposizione monotematica curata da Luca Baroni è la più grande mai realizzata finora in Italia per numero di pezzi , oltre 400 e per numero di autori rappresentati , 60.
Si tratta di una ricchissima mostra di incisione progettata come se fosse una grande esposizione di pittura, con molti pezzi e molti artisti, facendo un ragionamento complessivo che, molto raramente e per motivi logistici e di opere disponibili, viene fatto per la grafica d’arte e soprattutto quella antica. L’unica volta che un esperimento simile è stato tentato è stato nel 1995 al British Museum, quando fu realizzata la retrospettiva “German Renaissance Prints”, alla quale si ispira l’evento di Gradara e di Pesaro.
“È qualcosa che nessuno ha mai visto da nessun’altra parte e che probabilmente non si vedrà più – ha spiegato il curatore della mostra Luca Baroni– un livello qualitativo e quantitativo di opere su un periodo così importante della storia dell’incisione non era mai stato tentato prima”.
Per Dürer e gli incisori del Cinquecento, le opere provengono da una serie di collezionisti privati, permettendo di mettere insieme non solo i capolavori – che per statuto i musei delle grandi collezioni internazionali possono esporre – ma anche quelle opere minori, meno conosciute, più rare, delle quali esistono pochissimi esemplari, che costituiscono la forza e l’ossatura di molte collezioni private e che non sarebbero altrimenti visibili al grande pubblico italiano e internazionali. È il caso, ad esempio, di alcuni pezzi unici che provengono da Washington, Parigi o Berlino.
Per quanto riguarda proprio l’allestimento , a Palazzo Rubini Vesin sono stati realizzati nuovi espositori (teche e bacheche) pensate per rendere le più leggibili possibile opere anche di formato piccolo e piccolissimo.
Dürer per Gradara e Luca di Leida per Pesaro, dove nella splendida Biblioteca Oliveriana sarà possibile ammirare oltre a una selezione dei migliori bulini del grande amico, emulo e rivale di Dürer, una raccolta di libri illustrati dallo stesso maestro di Norimberga e una serie di collage, ispirati e in parte composti dalle sue opere.