Jesi (An). – Si chiama CER+Green ed è la prima la prima Comunità Energetica Rinnovabile costituita sotto la forma di cooperativa nelle Marche. Il nuovo soggetto, che raggruppa cittadini e imprese della Vallesina, avrà come ambizioso obiettivo quello di raggiungere una capacità produttiva da impianti fotovoltaici pari a 10 MW, favorendo l’autoconsumo collettivo, la riduzione dei costi energetici per i membri, ma soprattutto creando un impatto significativo sull’ambiente.
Da questa comunità energetica si stima, infatti, una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera pari a circa 2.065 tonnellate, un risultato paragonabile alla piantumazione di circa 98.840 alberi.
CER+Green: la svolta green per la Vallesina.
La nascita di CER+Green segna l’inizio di un percorso di transizione energetica per la Vallesina ed è frutto di un ampio accordo siglato nel giugno scorso tra Confindustria Ancona, Confcooperative Marche, Legacoop Marche e Anci Marche per la promozione delle comunità energetiche e altre forme di aggregazione per l’efficientamento energetico.
Lunedì scorso a Jesi un gruppo di imprese aderenti a Confcooperative Marche e Confindustria Ancona insieme a privati cittadini si sono presentati dal notaio per costituire la prima Comunità Energetica Rinnovabile sotto forma di cooperativa delle Marche. Un percorso che vede al centro la collaborazione tra pubblico e privato, l’innovazione tecnologica e la partecipazione attiva di aziende e cittadini.
A presiedere il primo Consiglio di Amministrazione è Massimo Stronati, Presidente di CSG Facility, tra i soci della nuova CER che afferma: “CER+Green rappresenta una risposta concreta alle sfide energetiche del nostro tempo. Grazie a questo progetto, Jesi e le Marche si confermano all’avanguardia, capace di coniugare sviluppo economico e sostenibilità ambientale. L’auspicio è che sempre più comunità locali seguano questo esempio, contribuendo a costruire un futuro energetico più pulito e sostenibile per tutti”.
Dello stesso avviso Gianluca Spallotta di Quark Srl, anch’essa tra i soci fondatori, che sottolinea: “per questo territorio e per Confindustria Ancona, imprese ed enti pubblici non possono che contribuire alla transizione energetica attiva, dal piccolo comune, ai fabbricati artigianali e industriali, tutti troveranno benefici dalla CER: la CER è un patrimonio economico-sociale”.
Marco Fioravanti, Presidente Anci Marche, puntualizza che i Comuni in virtù della convenzione sottoscritta in giugno potranno aderire a queste iniziative come ad altre.