A San Severino annata da ricordare per l’olio

San Severino (Mc).- Un’annata eccezionale per la quantità di olive, che si verifica “ogni 30 anni” secondo Luigi Zura Puntaroni, produttore di olio a San Severino Marche ed esperto del settore oleario marchigiano. “Quest’anno è successa una cosa che capita ogni trent’anni veramente, nel senso che per condizioni climatiche molto favorevoli si è verificato un sovraccarico sugli alberi. Roba così si vede ogni 20-30 anni, con un’abbondante produzione di olive”, spiega Puntaroni.
“Quando un albero di oliva ha un eccesso di carico è piacevole vederlo e piacevole raccogliere, però poi la pianta non riesce a portare a maturazione le sue olive”, continua l’olivocoltore. Le abbondanti piogge hanno influito sulla qualità: “Con il clima che ha piovuto parecchio, mancano i profumi, c’è l’amaro piccante. C’è tanta oliva, fa tanto peso, la gente va a macinare, poi la polpa da dove si estrae l’olio era ancora non era formata”.
Puntaroni sottolinea che attendere non risolve il problema: “Non è che aspettando settimane in più a novembre matura. Proprio di fronte a un eccesso di sovraccarico l’albero non riesce a portare a maturazione le sue olive. Aspettando qualche settimana in più, rischi che la maturazione non ce l’hai e cominci ad avere i difetti”.
La situazione ha creato un carico di lavoro significativo per i frantoi. “I frantoi si son trovati dopo qualche anno difficile con un carico enorme. A seconda delle zone e delle strumentazioni che hanno, l’impianto chiede 27, 28, 30 euro a quintale”, spiega Puntaroni.
Un dato positivo emerge dalla qualità delle olive conferite: “A memoria non ho mai ricordato una stagione che le olive arrivate a tutti i frantoi del centro Italia fossero così integre”.
L’asta dell’olio nuovo
La tradizionale asta dell’olio nuovo si terrà sabato 23 novembre presso il ristorante Due Torri di San Severino, con lotti di olio evo provvisti di tracciabilità e dettaglio delle caratteristiche organolettiche tramite panel test. “Abbiamo circa 120 iscritti già”, riferisce Puntaroni. “Gli accordi di collaborazione prevedevano che più di 120 non ne potevamo prendere perché il gruppo panel”.
Sulla qualità dei prodotti, Puntaroni nota: “È anche complicato redigere le classifiche ai decimi, perché c’è una grande uniformità di prodotto. I primi 20, i primi 30 migliori sono tutti molto simili. Non era mai accaduto, di solito le graduatorie si fanno subito perché ci sono tanti scarti che vengono proprio respinti”. Come nelle edizioni precedenti, è prevista anche la partecipazione online: “Stiamo lasciando la possibilità perché ogni anno c’è una decina di persone che fanno l’iscrizione online perché magari non possono essere presenti di persona. Quest’anno c’è qualche iscritto da Bari, uno da Roma”.
L’iniziativa si conferma unica nel suo genere, come conclude Puntaroni: “Questo format che abbiamo migliorato anno dopo anno, in Italia che io sappia non ha termini di confronto. Non ci sono altre organizzazioni che fanno quello che facciamo noi. Ci sono le feste dell’olio, ma non c’è un panel così approfondito, una schedatura approfondita come questa degli oli, non c’è una vendita all’asta dove viene descritto il lotto con le caratteristiche”.

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