Ancona. – Secondo una ricerca condotta in Italia dall’Istituto di ricerca SWG il 75 per cento dei bambini fra 6 e 9 anni usa abitualmente uno smartphone, dati che aumentano nella fascia di età fra 10 e 13 anni dove solo il 4 per cento non ne possiede uno. Dati impressionanti, quelli sulla diffusione degli smartphone tra i giovanissimi, che rappresentano un campanello d’allarme su episodi di dipendenze tecnologiche e cyberbullismo.
La prevenzione e gli interventi nei fenomeni correlati all’uso disfunzionale della tecnologia sarà il focus del convegno promosso dal Gruppo di Dipendenze tecnologiche e Cyberbullismo dell’Ordine degli Psicologi delle Marche, in programma venerdì 10 novembre alle 10 presso il SeePort di Ancona.
Ospite uno dei massimi esperti in Italia di dipendenze patologiche, il Professor Riccardo M. Scognamiglio, che avverte: “La mutazione antropologica indotta dall’avvento della digitalizzazione di massa ha comportato una modificazione irreversibile e radicale dei fenomeni. La tecnologia digitale compie, di fatto, un ‘ricablaggio’ delle nostre reti neurali, iperstimolando alcune funzioni a scapito di altre e riorganizzando i modelli di interazione fra persone, tra cui quella terapeutica non ne è esente.”
Di fatto la tecnologia, da strumento di utilità e produttività, rischia di trasformarsi in una forma di malessere di pronto utilizzo. “Alla trasformazione delle tradizionali categorie cliniche – continua Scognamiglio – si affiancano nuove forme del malessere che camuffano, dietro a segni in apparenza riconoscibili, aspetti sfuggenti e subdoli determinati proprio dall’influenza del digitale: dalle dipendenze tecnologiche al ritiro sociale fino al cyberbullismo sono alcune delle declinazioni più comuni di un processo intrinsecamente legato alle logiche del Web”.
Durante il convegno sarà presentato il Progetto ‘Dipendenze tecnologiche e Cyberbullismo’ realizzato da Opm e interverrà l’Ufficiale di Polizia Giudiziaria, l’Ispettore Andrea Emili, sul delicato tema dell’adescamento dei minori online.
“Dalla pandemia ad oggi abbiamo registrato un incremento di dipendenze dal web ed assistiamo sempre più spesso – commenta Katia Marilungo, Presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche – allo scrollo compulsivo degli smartphone e in secondo luogo siamo in presenza anche di un cambiamento nell’utilizzo dei dispositivi. Il convegno sulle dipendenze tecnologiche si inserisce nell’importante azione di formazione e sensibilizzazione che da anni l’Ordine degli Psicologi delle Marche conduce in sinergia con esperti e autorità”.