Ad Ascoli il film di Laura Viezzoli e l’incontro con la regista

Ascoli.- Sarà Ascoli Piceno e la storica sala di Cinema Piceno l’ultima tappa del tour marchigiano della presentazione del film “Quando tu sei vicino a me” di Laura Viezzoli. Non è una scelta casuale partire la presentazione dal nostro territorio perché Laura è marchigiana e il suo ultimo docufilm l’ha girato interamente nelle Marche. Laura ha studiato regia e produzione alla Scuola del Documentario di Milano e Il suo primo lungometraggio documentario, “La natura delle cose”, prodotto da Ladoc, è presentato al Festival di Locarno 2016 per poi proseguire in numerosi festival internazionali e ottenendo riconoscimenti prestigiosi.

Sabato, 7 maggio alle 21 il pubblico del cinema Piceno avrà l’occasione di incontrare la regista e conoscersi con un’opera di sensibilità rara.

I protagonisti del film sono i sei ospiti di della Lega del Filo d’Oro, centro di eccellenza internazionale per l’assistenza e la riabilitazione di sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. Un luogo straordinario in cui, affinché a tutti sia data la possibilità di esprimersi, il linguaggio verbale è solo uno dei linguaggi utilizzati. Il film esplora questo microcosmo nascosto sulle colline marchigiane, abitato da un gruppo di persone dalla straordinaria quotidianità comunicativa. Dall’autunno all’estate, un anno in cui i sei protagonisti vivono episodi tanto semplici quanto straordinari, piccole conquiste o sconfitte che sono in realtà grandi avventure: il riuscire ad allacciarsi le scarpe e ad abbinare adeguatamente i vestiti, la lentezza ma precisione nell’apparecchiare, fare le scale orientandosi con le mani, imparare i primi codici comunicativi per entrare in contatto con il mondo.

“Quando tu sei vicino a me” è un percorso per osservare e ascoltare” – dice la regista, “attraverso uno sguardo a tratti faticoso ma liberatorio, la realtà così com’è, nella sua semplicità e nella sua straordinarietà; per mettere in discussione i concetti di normalità e diversità, ma anche il senso stesso del vedere e del sentire. È un film sulla prossimità, sul tempo, sui sensi e sulla diversità: quella che appartiene ad ognuno di noi.”

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