Ancona 27 novembre.-E’ in diminuzione ma sempre preoccupante, il dato sui nuovi casi di infezione da HIV nelle Marche, e più in generale in Italia. Sono 60 infatti i casi accertati nel 2018 nella nostra regione, contro i 91 dell’anno precedente e 2.847 a livello nazionale ( erano 3561 nel 2017). Numeri temibili, tuttavia, perché non sconfiggono la piaga delle diagnosi tardive della malattia che resta uguale a 10 anni fa. E’ la lettura che il dott. Luca Butini, dirigente della Immunologia clinica dell’Azienda Ospedali Riuniti di Torrette di Ancona, e presidente Anlaids Marche ha dato oggi dei dati forniti dal Ministero della Sanità in prossimità della Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS che cade il 1° dicembre. “Se l’AIDS oggi si cura molto meglio di dieci anni fa- ha detto- se è vero che ci sono farmaci che impediscono al virus di replicarsi e perciò non si è più infettivi, è drammaticamente vero che tante persone (prevalentemente uomini di età compresa tra i 30 e i 48 anni) non sanno di avere contratto il virus, non si preoccupano di fare controlli e scoprono di essere infetti solo dopo il manifestarsi di sintomi importanti. La cosa peggiore che può capitare ad una persona è avere l’HIV e non saperlo”. Continuare a informare, senza mai abbassare la guardia è perciò fondamentale. Ecco perché in in occasione del 1° dicembre l’Ufficio di Promozione della Salute Città Sane del Comune di Ancona ha organizzato una iniziativa in collaborazione con molte associazioni e il Consultorio Asur Area Vasta 2 per sensibilizzare la cittadinanza su un tema così importante e per sottolineare come sia essenziale il ruolo della prevenzione.
“ Per il sesto anno il Comune attraverso l’Ufficio Promozione della salute e Rete città sane che operano tutto l’anno- ha detto l’assessore alle Politiche sociali e sanità di Ancona, Emma Capogrossi- ribadisce il suo ruolo nel divulgare specialmente tra i giovani le informazioni corrette rispetto ai comportamenti da adottare per evitare di contrarre il virus, vale a dire evitando rapporti non protetti, e abbattere lo stigma. E’ altrettanto importante promuovere il ricorso al test così da scongiurare la diagnosi tardiva”.
L’appuntamento per la Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS è in Piazza IV Novembre di fianco al Monumento ai Caduti dove sarà posizionato un gazebo messo a disposizione dall’ Avis.