Ancona – Alla vigilia del consiglio regionale che vedrà tornare in aula la mozione per la richiesta dello stato di emergenza a seguito del sisma che il 9 novembre ha colpito la costa adriatica nelle province di Ancona a Pesaro Urbino, i gruppi assembleari del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Rinasci Marche sono tornati a ribadire l’estrema necessità del provvedimento. Provvedimento che a oggi, del tutto inspiegabilmente, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli si è rifiutato di firmare, con il rischio di aggravare ulteriormente le difficoltà delle amministrazioni e delle popolazioni terremotate.
“Ritenevamo scontato che subito dopo il sisma – afferma il capogruppo del Pd Maurizio Mangialardi – il presidente Acquaroli provvedesse a inoltrare al governo nazionale la richiesta dello stato di emergenza. Un atto importante non solo al fine di ottenere i risarcimenti economici, ma anche e soprattutto per permette ai comuni di intervenire con rapidità, in deroga ai percorsi normativi, in modo da agire immediatamente per ripristinare, laddove possibile, i danni subiti da edifici e infrastrutture, e soccorrere al meglio le popolazioni sfollate. Siamo quasi fuori tempo massimo e speriamo che la notte porti consiglio al presidente e alla sua maggioranza”.
“Siamo rimasti molto sorpresi – dichiara da parte sua il capogruppo del M5S Marta Ruggeri – rispetto a quanto accaduto in aula. Secondo noi la richiesta dello stato di emergenza era doverosa, tanto che pensavamo arrivasse ancora prima della discussione in consiglio. Invece ci siamo trovati dentro un dibattito politicamente squallido, segnato dalle gaffes di chi sosteneva che lo stato di emergenza non andasse richiesto per non danneggiare il turismo, fino ad arrivare alle parole del consigliere Andrea Putzu, secondo il quale il provvedimento sarebbe voluto strumentalmente dai sindaci delle amministrazioni governate dal centrosinistra. Noi crediamo che, anche alla luce dello sciame sismico che continua da giorni, il presidente Acquaroli non possa perdere altro tempo, prigioniero della paura di ricevere una risposta negativa dal governo Meloni”.
“Abbiamo firmato la mozione – spiega il capogruppo di Rinasci Marche Luca Santarelli – perché crediamo che, al pari delle popolazioni che hanno subito la tragica alluvione del 15 settembre, anche le comunità interessate dal sisma del 9 novembre vadano sostenute a aiutate. Pensiamo in particolare ai tanti cittadini sfollati dalle loro abitazioni e alle imprese che necessitano di riprendere in sicurezza e a pieno ritmo la loro attività. Per noi è semplicemente imbarazzante che governo regionale e governo nazionale non uniscano le forze per sostenere questi cittadini”.