Alluvione, sindaco di Treia : “Dove sono finiti i contratti di fiume ? “

Treia (Mc).-Passata la tempesta, anche Treia fa la conta dei danni subìti a causa dell’alluvione che nei giorni scorsi ha messo in ginocchio una parte delle Marche. «Un pensiero di vicinanza va ai Comuni dell’Alto Anconetano e del Pesarese maggiormente colpiti – esordisce il sindaco Franco Capponi. Seppure la situazione sul nostro territorio non sia tragica come in quei posti in cui si sono anche registrate delle vittime, purtroppo la violenza dell’evento meteorologico, assolutamente non ordinario, ha creato danni e problemi anche sul nostro Comune tant’è che abbiamo subito costituito il COC, centro operativo comunale, per fronteggiare le emergenze di Protezione civile connesse deliberando anche lo “Stato di emergenza” a causa della calamità naturale».

Quanto ai danni, il primo cittadino spiega: «Abbiamo registrato danni gravi alla viabilità comunale e vicinale di uso pubblico (nelle aree rurali) su circa 16 tratti stradali per 38 chilometri complessivi con per frane, smottamenti, ruscellamenti di tratti viari, ostruzione di scoline e dei sistemi di deflusso delle acque portate dalle piogge.

 

Frane smottamenti di muri di contenimento stradale e di due zone abitate. Abbiamo cercato di fronteggiare subito l’emergenza con tutte le forze a nostra disposizione, ma anche ricorrendo a esterni per lavori di pulizia di caditoie, riattivazione di attraversamenti stradali e fogne ostruite dal nubifragio per ripristinare la piena funzionalità. Così come per la riapertura delle strade a seguito della caduta degli alberi per il forte vento. ”

In Via Valchiusa è stata necessaria l’evacuazione di un’abitazione invasa dalle acque scese dai terreni soprastanti. Ci sono aziende agricole che dovranno fare i conti con raccolti persi completamente, ma non solo. Per questo il Comune ha inviato un avviso alla popolazione per la segnalazione di eventuali danni subiti da infrastrutture e danni al patrimonio privato).

Aggiunge il sindaco di Treia : “Lungi da me alimentare polemiche, mi limito a condividere le parole dell’ingegnere Carlo Brunelli, che si occupa del nostro contratto del fiume Potenza, secondo il quale in questi giorni si sente tanto parlare di “Contratti di fiume” e non si sa se ridere o imprecare avendo visto il disinteresse delle istituzioni. C’erano fondi anche stanziati destinati a interventi per prevenire situazioni di questo tipo. Ora per qualche giorno si parlerà del dissesto idrogeologico, come fosse la prima volta che succede una catastrofe. Poi tra una settimana ci saranno le elezioni e l’ansia per l’approvvigionamento del gas. Tra due-tre settimane tutto sarà dimenticato, fino alla prossima tragedia, fino alle prossime vittime innocenti. “

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