Amandola avrà presto un nuovo ospedale. Il progetto per la struttura è stato presentato oggi nell’ambito di una conferenza stampa. Il costo previsto dei lavori è di 18 milioni di euro: 13 milioni saranno finanziati grazie alle risorse della Ricostruzione Sisma che la Regione Marche ha deciso di destinare alle opere sanitarie e gli altri 5 milioni sono una donazione della Compagnia petrolifera russa Rosneft. In merito al progetto il Gruppo Kos Santo Stefano ha presentato ufficialmente una proposta di sponsorizzazione che permetterà di accelerare di molto i tempi relativi all’incarico di progettazione e permetterà di andare subito a bando, appena terminata la progettazione esecutiva, risparmiando molti mesi. A questa proposta seguirà comunque un avviso pubblico così come previsto dalla legge, per possibili eventuali altre proposte.
“La giornata di oggi – ha commentato il presidente Ceriscioli – da’ una grande accelerazione: avere attraverso la sponsorizzazione il progetto significa risparmiare diversi mesi. Chiederemo le tecniche costruttive più veloci. Si tratta di una grande dono a questa regione e a questa comunità grazie anche ai 5 milioni di euro, la più importante donazione effettuata finora. L’ospedale è un segnale importante per tutti: è la dimostrazione che attraverso operazioni come queste è possibile tornare come si era prima o anche meglio con una struttura moderna, efficiente e sicura. Una opportunità per le aree interne non solo come risposta alla salute ma anche come fonte di occupazione e motore dell’economia”.
Emozionato il sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli: “Un giorno importante per tutto il territorio. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto portare a termine questa realizzazione. Avremo una struttura che sarà il fiore all’occhiello di questa area e ringrazio tutti i sindaci coinvolti. Si tratta della più grande opera pubblica mai realizzata in queste zone”.
La nuova struttura sarà un ospedale a misura d’uomo e di territorio con un edificio centrale leggero di 7.400 metri quadrati, piani «scalettati» che si adattano all’andamento del terreno, massima altezza di 3 piani, sezione ispirata all’abitato storico. 60 i posti letto previsti più 20 per la RSA. Ci saranno il blocco operatorio con due sale, il punto di primo intervento Potes, l’area diagnostica e di terapia (Tac, radiologia e ambulatorio prelievi), un’area degenza con 23 posti letto per acuti e 10 posti letto per post acuti, un’area diurna e ambulatoriale (ambulatori chirurgici, medici, diagnostici, dialisi e riabilitazione) i servizi territoriali, l’area dei servizi sanitari e non (farmacia e cup), con un ampio parcheggio. Il nuovo edificio sarà spostato in pianura in modo da essere più sicuro grazie alla scelta del terreno e più facilmente raggiungibile. Inoltre in questo modo i lavori avranno minori interferenze con la vita cittadina. Il cronoprogramma prevede il progetto esecutivo entro il 1° semestre 2018 e il bando di appalto entro la fine dell’anno 2018.