Ambientalisti contro il Jova Party : “Danneggia gli ecosistemi costieri”

Fermo.- La data del 14 luglio, notoriamente famosa per essere la festa della repubblica francese, assumerà forse per molti un significato diverso: perché  un ente come l’ENPA (Ente Nazionale della Protezione Animale) ha criticato il Progetto del “Jova Beach Party” inviando una lettera al Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. Nella lettera, secondo il Comitato TAG Costa Mare si sostiene che, a causa di questi concerti, “ci sono animali che vedono distrutti i siti di riproduzione e sosta. Giovani uccelli e cuccioli selvatici che muoiono, privati delle cure parentali. Tagli di alberi e siepi, lavori nelle spiagge che compromettono l’ecosistema dunale. Il grande e fragoroso disturbo causato dalla musica ad alto volume”.

In tutta Italia in questi giorni si stanno levando molte voci contrarie o fortemente critiche verso questo tour. Anche il Comitato TAG Costa Mare ha provveduto il 2 maggio 2022 ad inviare. in prima istanza al sindaco di Fermo, ma anche a tutti gli enti preposti al rilascio di autorizzazioni e permessi, una diffida per non far effettuare sulla spiaggia di Casabianca del Lido di Fermo le prossime due date marchigiane del tour (5 e 6 agosto). Diffida che, passata in sordina, è stata poi rinnovata anche alla componente tecnico-amministrativa comunale e infine depositata, il giorno 8 luglio tradotta sotto forma di esposto, anche alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti.

“Una richiesta di intervento immediato e di parere definitivo, accompagnata da una nota scientifica – spiega il Comitato TAG Costa Mare – è stata ora inviata, PEC datata 18 luglio 2022, al Ministero della Transizione Ecologica ed all’ISPRA– Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Questa informativa ha lo scopo chiedere ad entrambe le parti di intervenire urgentemente e in maniera netta, univoca e trasparente, in modo da poter mettere fine alla querelle “Jova Beach Party sulle spiagge italiane SI o NO”.

Il Comitato conclude che “nessuno è contro Jovanotti ed il suo lavoro di musicista. Ma contro la scelta delle location scelte sulle spiagge italiane utilizzate dal 2019 in avanti: per ripristinare un habitat distrutto e il suo patrimonio vegetale, far crescere la naturalità di un luogo e assicurare la sopravvivenza di specie in via di estinzione”.

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