Ancona.- Solo poche settimane fa era toccato a Staffolo, oggi situazione analoga in un altro comune della Media Vallesina. Rosora rimarrà dal 1 gennaio 2025 senza medico di base, abbandonando a loro stessi gli abitanti del borgo, molti dei quali anziani. Lo rende noto il consigliere regionale del Pd, Maurizio Mangialardi
Anche grazie all’intervento tempestivo del sindaco Sauro Ragni e delle opposizioni che in consiglio regionale hanno subito sollevato il tema, per Staffolo l’AST è riuscita a trovare una soluzione tampone.
“Auspichiamo – sottolinea Mangialardi – che ciò avvenga anche per Rosora, sulla cui vicenda presenteremo a stretto giro atti ispettivi.
Aldilà delle situazioni specifiche e delle toppe che di volta in volta il servizio sanitario cerca di mettere, si impone una più ampia riflessione sul destino delle aree interne nella nostra Regione.
La coalizione di destra che ha vinto le elezioni nel 2020 – aggiunge il consigliere Dem- aveva promesso mari e monti per “rilanciare” le aree interne. A distanza di 4 anni, il bilancio dell’amministrazione Acquaroli è fallimentare. I borghi marchigiani, come recentemente evidenziato dall’indagine del Sole 24 Ore, si spopolano a una velocità di molto superiore rispetto al resto del Paese. Il fenomeno non riguarda solo le aree terremotate. La aree interne della provincia di Ancona hanno subito negli ultimi 10 anni una flessione dell’8,9%, collocandosi a un preoccupante 21esimo posto a livello nazionale.”
Ciò non deve stupirci. Le aree interne si stanno depauperando sempre più di servizi: oltre al problema della carenza dei medici di medicina generale con le guardie mediche sempre più assenti, va tenuto conto anche dell’impatto della chiusura degli sportelli bancari, delle filiali delle Poste, delle attività commerciali.
Per Mangialardi la responsabilità di questo trende è della Giunta Acquaroli che sarebbe rimasta” inerte, e non di rado ha aggravato la situazione con scelte sbagliata, per esempio attraverso il taglio pesantissimo delle risorse ai Gruppi di Azione Locali (GAL), soggetti preposti allo sviluppo delle aree rurali. Rispetto ai grandi gruppi bancari, ha mostrato la sua incapacità di incidere non riuscendo a imporre la dovuta attenzione al territorio. “