Ancona, apre il Social Lab al quartiere Archi

Ancona.- Inaugurato questa mattina ad Ancona il Social Lab del quartiere degli Archi, in Via Mamiani 70. Presenti al taglio del nastro il Sindaco Daniele Silvetti, gli assessori Manuela Caucci e Orlanda Latini, i tecnici comunali che hanno partecipato alla realizzazione del progetto, il presidente ERAP Marche Saturnino Di Ruscio ed anche i membri dell’associazione Centro H ed il Vice Commissario Straordinario della sezione Provincia ENS di Ancona, Giovanni Pittori.

“Oggi assistiamo a un’opera di riqualificazione per il quartiere; – commenta il Sindaco Daniele Silvetti – agli Archi prende vita un altro segmento importante, un centro culturale rivolto alle associazioni, comprensivo anche di alloggi residenziali. Si qualifica non solo un’unità immobiliare, ma l’intera zona di Via Mamiani. Qui rinascono associazionismo, aggregazione e socializzazione: tutte componenti fondamentali per il rilancio culturale e identitario del quartiere”.

 

La struttura

Il nuovo edificio nasce in sostituzione della originaria struttura occupata dal Centro H, che qui tornerà a trasferirsi, demolita per inadeguatezza strutturale e si sviluppa su quattro piani: di questi i primi due sono destinati al Social Lab, centro di quartiere integrato per servizi sociali ed abitativi, ed i restanti due piani superiori sono adibiti ad alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.

L’intervento, realizzato grazie al finanziamento del bando Aree Urbane Degradate AUD del MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), è stato realizzato secondo criteri architettonici ed ambientali contemporanei, nonché tenendo conto delle più moderne tecniche di efficienza energetica.

All’interno al piano terra sono presenti un grande spazio comune insieme a spazi destinati ad attività specifiche come il laboratorio per la ceramica, ma sono presenti anche ambienti destinati a uffici e sale riunioni.

Al secondo piano sono presenti un ulteriore spazio comune e altre salette oltre a due alloggi destinati agli anziani non autosufficienti (rientranti tra i progetti PNRR). Tutti gli spazi del Social Lab sono organizzati in sale polifunzionali sub-divisibili all’occorrenza, atte a ospitare più associazioni, rappresentando così un’ulteriore occasione di aggregazione sociale.

 

“Dopo il sopralluogo dello scorso settembre – commenta l’Assessore alle Politiche Sociali Manuela Caucci – abbiamo mantenuto la promessa di inaugurare il Social Lab del quartiere Archi entro l’anno. Questo centro integrato, che nasce dalle ceneri di una struttura non più idonea, ha una duplice funzione: da una parte quella di trasformare un immobile desueto in edificio funzionale e moderno, e dall’altra quella di fungere da vero e proprio fulcro di attività a favore dell’aggregazione sociale, capace di andare incontro concretamente ai bisogni delle persone più svantaggiate, contribuendo così a dare nuova linfa al quartiere. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al progetto per consentire che oggi questo centro diventi a tutti gli effetti una delle best practices da imitare”.

L’importo totale dell’intervento AUD è di 3 milioni di euro di cui 2 milioni del bando MIT e 1 milione di cofinanziamento ERAP. Il Comune ha infine contribuito con 450 mila euro per la piena funzionalizzazione della struttura.

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