Ancona.- Chissà se tutti i cittadini o molte associazioni ambientaliste e non solo saranno d’accordo. Il Comune di Ancona progetta infatti nuove torri per il 5G da installare sul territori. E quanto emerso dal convegno dal titolo “Tour FOR 5G” svoltosi oggi nella sala del consiglio ed organizzato dalla Fondazione Ottimisti e Razionali di Claudio Velardi.
Naturalmente, secondo i promotori gli impianti per le infrastrutture digitali dovranno servire per “migliorare la velocità da parte delle Amministrazioni nella burocrazia”. Come se l’efficienza della burocrazia in Italia dipendesse dall’utilizzo o meno della tecnologia più avanzata da parte degli enti ( chiedete ai cittadini..) e non da altro, a cominciare dall’inefficienza dell’apparato pubblico locale e nazionale.
I promotori dell’iniziativa chiedono che vi sia ” un cambio culturale da parte degli enti locali, evitando blocchi nella realizzazione delle torri e promuovendo tra i cittadini la consapevolezza dell’importanza dell’evoluzione digitale per la crescita e lo sviluppo digitale dei territori.“
Quindi lasciate lavorate le imprese, che operano per il bene pubblico non per interessi privati..
Cosi Oscar Cicchetti, Presidente – INWIT ha spiegato al convegno, senza giri di parole: “C’è bisogno di nuovi siti, c’è bisogno di nuovi impianti, nuovi livelli di rete, cioè piccole antenne che coprono I luoghi all’interno, tunnel, metropolitane, ospedali, per aumentare la capacità della rete dove si concentra la grande utilizzazione del traffico. Noi come INWIT abbiamo 24.000 impianti a livello nazionale e piu di 54.000 clienti.
Investiremo in nuovi impianti 800 milioni di euro tra il 2024 e il 2026 per la realizzazione di nuovi torri. Il precedente governo e questo governo hanno dato indicazioni molto precise per sburocratizzare e velocizzare il percorso di autorizzazione per I permessi. ”
Ma la tutela della salute delle comunità locali ? Risposta pronto di Cicchetti :” L’Italia è il paese che ha i limiti più bassi di emissione elettromagnetica. Noi nelle aree densamente popolate non possiamo superare i 6 volt/metro. Tra un pò dovrebbero diventare 15 volt/metro, che è una dimensione del campo elettrico generato dall’antenna. In Europa questo numero è 39 volt/metro.
Con il 39 volt/metro la protezione della salute delle persone che sono esposte alla radiazione, è 50 volte inferiore alla soglia di pericolosità indicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”. Insomma, se lo dice l’OMS allora siamo al sicuro..
Che dire di più ? E il progresso bellezza !