Ancona 11 ottobre.- “L’Unione Europea, i singoli Governi e la comunità internazionale non possono assistere silenti. A fronte dell’attacco della Turchia al popolo curdo occorre un intervento ampio e incisivo. Chiediamo che l’Italia faccia ogni sforzo diplomatico per fermare questo massacro inaccettabile, ristabilendo condizioni di convivenza pacifica tra i popoli.” E’ quanto affermano i sindacati confederali, l’Anpi, l’Arci, Libera ed altre associazioni che hanno organizzato ad Ancona per sabato mattina, 12 ottobre una manifestazione di sostegno ai curdi aggrediti dai turchi nel nord della Siria.
Per i promotori del presidio di solidarietà, con ritrovo alle 10,30 in Piazza Roma sono “intollerabili le minacce di utilizzo dei fenomeni migratori ( da parte del governo turco : ndr) come arma di ricatto nei confronti dell’Europa che, al contrario, è oggi chiamata a mostrare la forza del proprio ruolo. Chiediamo – aggiungono – che si dia mandato subito a una missione internazionale che agisca per la fine delle ostilità, il rispetto dei confini, il diritto internazionale. E che vengano garantiti i necessari soccorsi per i feriti e si tutelino i tanti profughi (in gran parte donne, anziani e minori).”
Simdacati e associazioni sostengono inoltre che la comunità internazionel è “ancora in debito di riconoscenza nei confronti delle donne e degli uomini curdi che si sono battuti fino alla morte per fermare il comune nemico “Daesh” ( il cosidetti Isis : ndr) e salvaguardare la sicurezza e la serenità della comunità internazionale. Per questo facciamo appello a società civile e istituzioni affinchè partecipino alla manifestazione di Ancona”.
Intanto sul campo continuano i bombardamenti e l’avanzata dell’esercito turco . Obiettivo dichiarato è quello di penetrare per una fascia di almeno 30 chilometri verso il sud della Siria. Decine di morti e 70 mila evacuati, fino ad ora.