Ascoli Piceno.- “Nel Piceno c’è una bassa circolazione del virus”. Lo afferma il dott. Claudio Angelini, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 5 dell’Asur. E lo fa commentando i dati che emergono dallo screening di massa sulla popolazione locale, in corso adesso nei piccoli comuni di tutto l’Ascolano, dopo esser stato svolto ad Ascoli e poi San Benedetto. Una percentuale di positivi al coronavirus che non arriva mediamente allo 0,4% del totale dei test antigenici rapidi effettuati volontariamente dai residenti. E che quindi non dovrebbe allarmare più di tanto ne le istituzioni sanitarie ne quelle politiche e sociali. “Evidentemente c’è una bassa circolazione del virus e questo è bene – sostiene Angelini. Ma è chiaro che bisogna stare attenti ad una ripresa e quindi è necessario che tutte le persone risultate positive facciano il tampone molecolare e vengano controllate, dal punto di vista sanitario”.
Intanto oggi nell’Ascolano è iniziato la somministrazione del richiamo del vaccino agli operatori degli ospedali e delle varie strutture della sanità locale che avevano già ricevuto la prima dose, circa 4 mila in totale dal 27 dicembre. Si partirà con 90 dosi poi si proseguirà con tutti gli altri, sempre su base volontaria – l ‘80% dei dipendenti dell’Area Vasta 5, secondo Angelini – e in relazione alla disponibilità del farmaco. Il flusso dei pazienti sospetti covid arrivati negli ultimi giorni da Fermo negli ospedali di Ascoli e San Benedetto, si è stabilizzato.